Altobelli: «Moreo diventerà un grande bomber»

L’ex centravanti della Nazionale in tribuna a Brescia: «Mi assomiglia, anche se ci separano 300 gol...»
BRESCIA. Presenze eccellenti sabato scorso allo stadio Rigamonti per assistere a Brescia-Venezia. A vedere la sua ex squadra anche Alessandro Altobelli, campione del mondo con l’Italia a Spagna ’82, bomber tra i più prolifici del calcio italiano e storica bandiera dell’Inter, che proprio a Brescia ha chiuso la carriera nel 1990. Di rientro dal Qatar dopo una lunga esperienza sempre nel mondo calcistico, non ha risparmiato complimenti al Venezia. Tra un abbraccio e una stretta di mano ai tanti amici lasciati in città, il popolare “Spillo” esalta soprattutto la solidità della squadra arancioneroverde.


Come giudica il Venezia?


«Ho visto un gran bel collettivo. Nel primo tempo ha concesso un po’ di possesso palla al Brescia, ma le azioni più pericolose sono arrivate proprio dalla squadra di Inzaghi con alcuni contropiede davvero travolgenti. Al Venezia è mancata solo la concretezza sotto porta. Ho visto molta fisicità tra Domizzi, Modolo, Moreo e Marsura. Bravi davvero».


Chi le è piaciuto di più?


«Moreo. Per certe movenze mi assomiglia un po’, anche se tra noi ci sono quasi 300 gol segnati di differenza... È giovane, ha margini di crescita, ma si sono viste le qualità. Peccato che non abbia concretizzato una bella azione in cui ha scartato tutti ma poi calciato fuori».


Un Venezia poco concreto nonostante la vittoria?


«Diciamo di sì, ma si vede che è una squadra ben organizzata in ogni reparto. C’è tanta qualità nei suoi giocatori».


Come vede Filippo Inzaghi in panchina?


«Parliamo di uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio, che ha vinto tantissimo e si è calato in questa nuova dimensione di allenatore. Al Milan è arrivato nel momento sbagliato, senza avere molta esperienza come tecnico ma soprattutto senza disporre di giocatori in grado di fare la differenza. E dopo di lui, nel Milan hanno fallito molti altri in panchina».


Col Venezia musica diversa.


«Sto seguendo la squadra e i risultati che sta ottenendo. Inzaghi sta facendo giocare un buon calcio e i risultati si vedono».


È l’anno dei fratelli Inzaghi?


«Può darsi. Simone ha in mano una Lazio che è ottima squadra. Tanto si dice di Lotito e Tare, ma sugli acquisti ci vedono sempre giusto. E Pippo a Venezia si sta facendo le ossa bene».


Come giudica la Serie B?


«Un campionato equilibratissimo, livellato verso l’alto. Ci sono squadre come Palermo, Empoli e Frosinone che hanno un tasso tecnico elevat, e molte altre che possono dire la loro».


Il Venezia come la Spal?


«Non saprei, ma ha tutto per fare un ottimo campionato. Anche Parma, Cremonese e Foggia giocano molto bene».


I programmi di Altobelli


«Sono appena rientrato dal Qatar ed è stata una bella e esperienza di vita. Devo riflettere sulle opportunità e ripartire».


A livello sportivo?
«Beh, intanto con Inter Forever andrò a giocare in Cina e in Iran. Poi a breve sarò a Roma al Coni con tutti i compagni di azzurro ai mondiali spagnoli vinti nel 1982. Ci assegneranno i Collari d’Oro. Anche se è passato qualche anno, credo si tratti di un riconoscimento meritato».


Simone Bianchi


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia