Piste ciclabili di Treviso e provincia: alla scoperta di un patrimonio per le due ruote

TREVISO. E’ un tesoro turistico fantastico, quello che Treviso e la Marca hanno, nella loro invidiabile posizione di porta d’ingresso a Venezia, alla laguna e al mare.E il capoluogo, con il suo hinterland, ha tre assi da giocare, su l piano internazionale: perché oltre a essere l’anticamera di quella perla unica al mondo che è Venezia, mette sul piatto tre percorsi ciclabili (e pedonali) di assoluto valore. La Claudia Augusta, ovvero la Monaco-Venezia (incredibile, era un totem autostradale, ma non si è mai realizzato e invece diventato realtà per le biciclette: una singolare nemesi storica); la greenway del Sile, che adesso consente di partire dalle risorgive di Casacorba e di arrivare alla foce, al faro di Jesolo; e la Treviso-Ostiglia, che sul sedime dell’antica linea ferroviaria permette di attraversare la pianura padana e di giungere sul Po, non molto distante da Mantova. E questo senza contare gli ultimi sviluppi, la futura ciclovia del Piave, che consentirà di scendere in biciclette lungo gli argini del fiume sacro alla Patria, da Segusino fino a Zerman.

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