Venezia80: le storie dei padri sullo schermo, i figli sul red carpet

Da Ferrari a Bernstein e Todaro:

le storie individuali diventano universali nei film presentati alla Mostra del Cinema di Venezia

Manuela Pivato
II balletto sul red carpet del Lido di Venezia dei fratelli Bernstein
II balletto sul red carpet del Lido di Venezia dei fratelli Bernstein

Ci sono anche figli devoti, grati del padre che la vita ha loro assegnato: eccentrico, lontano, o addirittura mai conosciuto, con il quale non è nemmeno possibile arrabbiarsi.

La Mostra del Cinema porta al Lido di Venezia l’orgoglio degli eredi, la fierezza di appartenere a famiglie sghembe, segnate da lutti, incomprensioni, ma nelle quali, invece di vacillare, i sentimenti sono più forti di un destino accidentato.

Resterà nella storia di Venezia 80 il balletto improvvisato in Sala Grande dei tre figli di Leonard Bernstein – Jamie, 70 anni, Alexander 68, Nina 61 – che hanno avuto sì il privilegio di essere cresciuti con il genio di uno dei più grandi direttori d’orchestra di sempre, ma anche con le voci, poi diventate outing, sulla sua bisessualità.

«È stato un momento complicato nella nostra vita» ha ammesso Jamie; ma esistono figli che sanno capire, accettare, e, così facendo, non si avvelenano il fegato e vanno a festeggiare la presentazione di “Maestro” (in Concorso) di e con Bradley Cooper agitando nell’aria bacchette immaginarie.

Un altro tipo di dolore, cupissimo, probabilmente inguaribile, ha accompagnato la vita di Graziella Marina Todaro, figlia dell’eroico comandate della Regia Marina Militare Salvatore Todaro, nata già orfana, oggi 80 enne, che nella faccia stravolta di Pierfrancesco Favino e nel film “Comandante” di Edoardo De Angelis (in Concorso), ha ritrovato almeno il simulacro del padre, ucciso pochi mesi prima della sua nascita.

Graziella Marina Todaro
Graziella Marina Todaro

Mai come quest’anno, il Lido sembra voler rinsaldare i legami tra generazioni che senza amore e volontà si sarebbero spezzati: sul grande schermo i padri, in passerella i figli che hanno consegnato ai registi e agli attori gli album di famiglia, i ricordi, affinché la storia di un uomo diventasse in qualche modo una storia universale.

Piero Ferrari
Piero Ferrari

Lo spiega bene Michael Mann nel film “Ferrari” (in Concorso) con Adam Driver negli abiti dal taglio perfetto dell’imprenditore e pilota Enzo Ferrari. Uomo geniale e caducamente umano, che oltre a fondare la scuderia di Maranello mette incinta l’amante, tiene nascosto il figlio avuto insieme e finalmente gli dà il proprio cognome quando il ragazzo compie trent’anni. Ma le colpe dei padri possono avere un peso piuma, come insegna Piero Ferrari, 76 anni, sul red carpet del Lido a dimostrare che ogni famiglia è felice a modo suo

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