Vajont, tutto pronto per la visita di Mattarella: blindati cimitero e area della diga

Il presidente arriverà a Longarone in elicottero da Aviano, poi in auto salirà fino alla valle del Vajont

Enri Lisetto
Tutto pronto per il ritorno del presidente Mattarella a Fortogna
Tutto pronto per il ritorno del presidente Mattarella a Fortogna

Arriverà con l’aereo presidenziale alla Base di Aviano, si trasferirà in elicottero al cimitero di Fortogna, in auto alla diga del Vajont, quindi il ritorno ad Aviano e il rientro a Roma. Tre ore in tutto.

Definita il 4 ottobre dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal nuovo prefetto di Pordenone Natalino Domenico Manno, l’organizzazione – integrata a quella, prioritaria, del cerimoniale del Quirinale – della visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella nei luoghi del disastro di sessant’anni fa, lunedì 9 ottobre.

 Questure in campo

Concluse le riunioni interprovinciali Pordenone-Belluno, nei prossimi giorni sono previsti incontri soprattutto tra questure, per affinare i dispositivi di sicurezza. «Sono due i siti interessati, il cimitero di Fortogna e la diga del Vajont, situati in due province e regioni, che lavorano assieme», ha premesso il prefetto. «Sono state definite le misure di sicurezza, di viabilità e organizzative».

Il prefetto ha confermato che il Capo dello Stato arriverà in aereo alla Base di Aviano a metà mattinata da dove, in elicottero, si trasferirà a Longarone per il primo momento commemorativo con la deposizione di una corona in memoria delle vittime al cimitero monumentale di Fortogna, previsto per le 11.

 Gli invitati alla commemorazione

«Oltre alle autorità», ha detto il prefetto friulano, «la partecipazione è stata estesa a un consistente numero di cittadini di Erto e Casso e Vajont». Si tratta di 130 persone scelte dalle rispettive amministrazioni comunali (50 per Vajont, 80 per Erto e Casso), che si aggiungeranno a 450 autorità e invitati (dai presidenti delle Regioni Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, ai sindaci delle due province sino alle autorità istituzionali). A rappresentare ufficialmente il Governo sarà il ministro per i rapporti con il parlamento Luca Ciriani; invitati anche i parlamentari (ci sarà sicuramente il sottosegretario all’ambiente Vannia Gava) e i consiglieri regionali.

La cerimonia

Il presidente arriverà alla diga del Vajont alle 12. Sono state individuate le aree di sosta dove confluiranno le navette messe a disposizione da Atap spa, che faranno la spola dal centro di Erto dalle 9 alle 11. Gli invitati, infatti, dovranno essere sul posto un’ora prima l’arrivo del presidente della Repubblica. Alla diga del Vajont verrà installata una tensostruttura sotto la quale si terrà la commemorazione.

Durante la cerimonia – tutto si terrà all’interno dell’arco orario 10.30-13 – saranno sospese sia le visite guidate alla diga sia eventuali attività nella vicina palestra di roccia.

«Intendiamo evitare», ha evidenziato il prefetto, «situazioni di non facile gestione». Quanto alla viabilità, «nei prossimo giorni verranno rilasciate informazioni dettagliate. L’intenzione è di non sospendere completamente la circolazione».

Stop alle auto per il tempo necessario al transito del corteo presidenziale e durante la commemorazione: «Sarà una circolazione “a fisarmonica”, non una chiusura totale. Non intendiamo mettere in campo misure di forte impatto».

Per quanto riguarda sicurezza e viabilità, saranno impiegate le forze dell’ordine delle due province, i volontari della protezione civile, il servizio viabilità della Polizia Stradale, gli agenti della polizia locale: Pordenone capoluogo ne ha messi a disposizione otto.

Gli ulteriori aspetti organizzativi e di ordine pubblico verranno messi a punto nei prossimi giorni sia dall’ufficio cerimoniale del Quirinale – che ufficializzerà il programma del presidente della Repubblica solo negli ultimi giorni – sia dai questori di Pordenone e Belluno. I dettagli tecnici della viabilità, inoltre, verranno comunicati nei prossimi giorni.

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