Pericolo "autonomia rossa" sul referendum, i fascisti invitano all'astensione
VENEZIA-MESTRE. Non solo i partiti tradizionali e l'associazionismo: a quanto pare, la destra extraparlamentare si mobilita sul referendum di separazione tra Venezia e Mestre. Ecco la nota apparsa sul blog di venetonazionale esplicitamente riconducibile all'area di estrema destra.
"Saremmo indicativamente favorevoli alle rispettive autonomie, ma preoccupati per il concreto pericolo che Venezia diventi una riserva esclusiva per la sinistra estrema e radical chic alla luce degli ultimi risultati politici di tutte le elezioni recenti e non.
"Lasciare che la nostra amata città diventi il palcoscenico internazionale e la cassa di risonanza per iniziative ideologiche così come è stata nel passato recente ( lo sventolare delle bandiere Rom dalla terrazza di Ca ‘Farsetti o pubblicare i libri per irretire i bambini e la loro sessualità varati durante la giunta Orsoni con Caccia e la Seibezzi, i documenti con la dicitura genitore 1 e genitore 2, etc,etc.)
"ALLA LUCE DI TUTTO CIO’, CREDIAMO, QUINDI, CHE LA POSIZIONE PIU’ COERENTE E CORRETTA SIA L’ASTENSIONE.
"Sarebbe troppo grave esistere in una città resa ancor più invivibile, per chi come Noi non la pensa come la maggioranza. Essere dissidenti in questa enclave ” rossa ” potrebbe diventare insostenibile.
"Ora, una diafana garanzia di minima libertà è costituita dal controcanto del voto della “terraferma” che vagamente assicura una sorta di speranza, almeno in prospettiva, di una nuova futura stagione di centralità per la destra politica. In attesa di questo risveglio di sentimenti schiettamente Sovranisti (oggi si direbbe così) attendiamo restando a guardare dal ponte.
Veneto Nazionale e i camerati Veneziani
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