Torcida da Buja a Bergamo per Jonny e Dema
I tifosi di Milan e De Marchi a Bergamo con in testa il sindaco. L’attesa, i cori, e quando arrivano i beniamini è un tripudio
BUJA. Era iniziata domenica mattina a Buja quando mamma Anna aveva raccomandato al piccolo Andrea, in gita coi nonni, di stringere forte anche per lei il suo papà Alessandro De Marchi quando l’avrebbe abbracciato dopo l’arrivo. È finita intorno alla 18 davanti al pullman della Bahrain Victorious con i tifosi arrivati dal centro collinare che intonavano per il loro Jonathan Milan i cori stile ritorno (con oro) dalle Olimpiadi di Tokyo.
Cronaca di una domenica da ricordare per il centro collinare. Il menù prevedeva, dopo 14 tappe a trepidare davanti alla tv per i due corridori-eroi De Marchi e Milan, capaci di infiammare e pure vincere alla corsa rosa, la gita a Bergamo per applaudirli dal vivo. Corriera strapiena, grandi cerimonieri il vicesindaco, e amico di famiglia di Jonny, Marco Zontone ed Elena la mamma della maglia ciclamino, mentre papà Flavio è rimasto in Friuli per seguire alle corse l’altro figlio Matteo che gareggia tra gli under 23 con il team Friuli.
Capo-comitiva il sindaco Silvia Pezzetta che, sbarcata a Bergamo, zona arrivo, e guardando la comitiva colorata di viola con il simbolo del Toro di Buja (il fan club di Milan) e le bandiere del Friuli dice: «Sono arrivata qui con il cuore pieno di orgoglio per questi ragazzi figli della nostra terra e che rappresentano ed esportano bene i nostri valori. Siamo un paese piccolo, ma con due squadre di ciclismo giovanile, la Bujese e la Jam’s Bike, e per noi ogni piccolo bimbo che inizia a fare ciclismo è un campione».
È commossa la prima cittadina. Mamma Elena Pezzetta, si trova catapultata ai microfoni di Rds, la radio ufficiale del Giro, e la sua voce risuona in tutta la zona d’arrivo. Le chiedono di dire due parole sul suo eroe maglia ciclamino, la rivelazione di questo Giro, mentre decine di tifosi che si fermano a complimentarsi con i friulani solo perché sono venuti a tifare per il giovane campione. Intanto la tappa va avanti, Milan è un velocista, deve per forza arrivare col gruppetto dei velocisti, ogni energia è preziosa per arrivare fino a Roma e tenere la maglia. Ma vallo a spiegare alla mamma e a nonna Marcella, che trepidano perché minuti e minuti dopo l’arrivo dei primi il loro Jonny non è arrivato ancora. Intanto arriva De Marchi, a 11 minuti dai primi. Saluta subito bimbo e suoceri. Davide Cassani, ora alla Rai, si gusta la scena e da ex ciclista un poco si commuove
«Arriva, arriva», tranquillizza il ct dell’Italbici Daniele Bennati appostato in zona arrivo, mentre va a presentarsi mamma Milan. Poi il boato, i buejsi scorgono quel ragazzone in ciclamino arrivare a mezz’ora dai primi con i velocisti. Normale. Niente tempo per i saluti, c’è la cerimonia di premiazione. Altro boato, Ettore Giovannelli della Rai arriva a intervistare la mamma. Poi Jonny, con la mascherina, va al bus della Bahrain Victorious e si trova la torcida bujese. Foto, autografi. Tutti lo acclamano. Nonna Marcella se lo strige forte che più forte non si può, i fiori del podio come sette giorni prima a cesena vanno alla mamma. Che giornata per Buja.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia