Il regalone di Thomas: un francese in rosa sotto la pioggia
A Cassano Magnago vince Denz, nella fuga che arriva con 21’ di vantaggio c’è Armirail che ora guida la classifica
CASSANO MAGNAGO. Pioggia a catinelle, fuga da lontano e festa francese a Cassano Magnago. Perché, dopo la tappa farsa di venerdì in Svizzera, ne arriva un’altra “total rain”. Risultato: 28 uomini in fuga, finale thrilling, vittoria ancora del tedesco Nico Denz (Bora), già primo a Rivoli, e il francese Bruno Armirail, 29enne della Groupama, dal nulla sfila la maglia rosa a Geraint Thomas (Ineos), arrivato al traguardo col gruppo a oltre 21 minuti di ritardo e in vena di regali.
In paese suonano le campane, anche se col francese, pur campione nazionale a cronometro, in rosa per caso dopo gli autogol di questi giorni, c’è poco da far festa al Giro.
Stavolta piove per davvero, come tante volte in questi giorni, ma dopo il tappone tagliato in Svizzera, i corridori non hanno scuse, devono correre. Un raggio di sole ieri Thomas e compagni l’hanno visto solo alla partenza nella valle del Rodano. Poi la pioggia dalla lunga salita del Passo del Sempione fino al traguardo.
L’acqua non ha fermato il 28 corridori andati a caccia di gloria. Due, tre, sei, poi oltre un quarto d’ora di margine sulla magnifica strada che costeggia il Lago Maggiore. Dietro? Il gruppo maglia rosa lascia fare. Ormai è chiaro: Thomas e Primoz Roglic (Jumbo), i due favoriti, ancora divisi da soli 5 secondi, ormai hanno messo nel mirino le ultime tappe di montagna. Gli altri aspettano le loro mosse. Tutti bagnati come pulcini, ma i primi e il gruppo almeno in compagnia. Non come il figlio d’arte Alexander Konychev. Il 24enne della Corratec ha passato la giornata da solo, a metà strada tra i due gruppi. A soffrire sotto la pioggia.
E i fuggitivi? A una ventina di km da Cassano Magnago, dove il liceo sportivo è intitolato alla gloria locale Ivan Basso, due volte re al Giro, inizia la resa dei conti. Tutti vogliono evitare una volata con Fernando Gaviria (Movistar), intrufolatosi nella fuga con due compagni. Gli ultimi 20 km ondulati facilitano lo spettacolo tra due ali di folla. Sotto la pioggia ad applaudire i ciclisti che si danno battaglia: meditate gente.
Davide Ballerini, uno dei tre superstiti della Soudal, Stefano Oldani (Alpecin) e Toms Skujiņš (Trek) se ne vanno e pensano anche di avercela fatta.
Poi arrivano gli altri e Denz vince la volata del gruppetto con Alberto Bettiol (Ef) terzo e deluso. Thomas, che si è fatta anche la Groupama alleata, e gli altri arrivano a 21’12”. Il francese è in rosa con 1’50” di vantaggio. «È una sorpresa enorme, ero partito per vincere la tappa, ma negli ultimi km ho cominciato a crederci: è un sogno. Ho i nonni italiani e la mia fidanzata Angelica è di Pordenone», spiega il transalpino in rosa 24 anni dopo Jalabert. Domenica si godrà da leader la Seregno-Bergamo. Ci saranno le salite del Giro di Lombardia e finalmente il sole. I big si degneranno?
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