Venice Galleries View: quando le gallerie d’arte fanno rete
Il futuro del progetto si gioca sulla capacità di rendere le gallerie parte integrante del tessuto culturale veneziano, trasformandole in spazi vivi, aperti alla città e in continuo dialogo con le sue istituzioni

Venezia è da sempre un crocevia d’arte e cultura, una città in cui il dialogo tra passato e presente si concretizza attraverso le molteplici iniziative di istituzioni, gallerie e spazi indipendenti. Nel panorama dell’arte contemporanea si distingue Venice Galleries View, un progetto collettivo che unisce ben diciassette gallerie d’arte di ricerca tra le più attive e sperimentali in città. Nata nel 2018 dalla rete creata da nove gallerie veneziane e divenuta nel 2020 associazione culturale, Venice Galleries View ha molteplici obiettivi: superare la frammentazione e creare un network solido tra le gallerie aderenti, rafforzare le sinergie tra realtà private e pubbliche, promuovere artisti e progetti inediti, rendere Venezia un punto di riferimento sempre più vitale nel panorama internazionale dell’arte contemporanea.
Attualmente Venice Galleries View conta su ben diciassette soci, provenienti sia dall’Italia che dall’estero, tutti con almeno una sede a Venezia: Alberta Pane, Alessandro Casciaro, Michele Barbati, Beatrice Burati Anderson, Caterina Tognon,Lorcan O’Neill, Ikona, Marignana Arte, Marina Bastianello, Michela Rizzo, N contemporary, Patricia Low, Dorothea Van Der Koelen, Victoria Miro, Wentrup, Tommaso Calabro, 10 & zero uno.
Quest’anno uno degli appuntamenti più attesi è il Gallery Weekend, organizzato dall’Associazione Venice Galleries View. Una manifestazione nata per far conoscere la rete delle gallerie che si occupano di ricerca nell’ambito del contemporaneo, il Gallery Weekend 2025 (21-22-23 marzo) vuole diventare ora un appuntamento annuale. Questo evento rappresenta un’occasione per il pubblico, sia locale che internazionale, di scoprire nuovi progetti, visitare le gallerie aderenti e partecipare a un programma di incontri e approfondimenti. L’obiettivo è quello di rafforzare il legame tra la città e l’arte contemporanea, e di far conoscere realtà che a Venezia sono operative in ogni periodo dell’anno, anche al di fuori dei momenti più attrattivi come la Biennale, e che presentano progetti interessanti ed innovativi.
In un contesto complesso come quello veneziano, in cui la pressione del turismo e le difficoltà logistiche rappresentano una sfida costante, la sinergia tra gallerie e istituzioni diventa sempre più necessaria. La città ha bisogno di una visione che non sia solo conservativa, ma anche innovativa e sperimentale, capace di attrarre nuovi collezionisti e appassionati.
È fondamentale creare percorsi condivisi, eventi congiunti, occasioni di approfondimento e confronto per stimolare una fruizione più consapevole dell’arte, anche in alternativa alle fiere. Riguardo a quest’ultimo punto, pensiamo sia importante il ritorno del collezionista o appassionato alla dimensione più intima e umana che si può avere in galleria rispetto alla frenesia della fiera, in cui ci sono troppi stimoli che devono essere fruiti velocemente e senza avere il tempo di riflettere e approfondire.
In questa prospettiva, il futuro di Venice Galleries View si gioca sulla capacità di rendere le gallerie parte integrante del tessuto culturale veneziano, trasformandole in spazi vivi, aperti alla città e in continuo dialogo con le sue istituzioni. Perché Venezia non è solo il palcoscenico di grandi eventi, ma anche il luogo ideale per la costruzione di nuovi modelli di diffusione dell’arte contemporanea.
*Fondatrice e Direttrice, assieme a Emanuela Fadalti, della galleria Marignana Arte e di Spazio Berlendis.
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