Luogo e manifesto, vi racconto The HuB in pieno centro a Mestre

Il cofondatore di Fablab: «Sarà un baluardo di opportunità e manifesto di rigenerazione urbana partecipata dove realizzare idee, progetti, ricerca, workshops e sperimentazioni»

Andrea Boscolo*

Siamo sempre più spesso attori, partecipi ma inconsapevoli, della quarta rivoluzione industriale, quella del digitale. Le nostre attività sono legate in modo sempre più indissolubile ai temi della sostenibilità, dei cambiamenti climatici e della società partecipativa.

Tutto ciò provoca interesse, sete di apprendimento, ma anche tanti dubbi e perplessità sulle opportunità che le nostre scelte saranno in grado di generare. In un contesto sempre più digitalizzato, dove ciascuna nostra azione può avere un’eco virtuale ma estremamente reale, nel quale “data is the new oil”, il ritorno a luoghi fisici dove incontrarsi, dove fare cose “manualmente” tra le quali anche giocare, rimane forse l’unica direzione “against the mainstream” da perseguire.

Tre sono i pilastri principali della nuova programmazione europea, che riflettono queste necessità e tracciano la strada per i progetti d’innovazione di oggi e domani: digitalizzazione, sostenibilità e inclusione. L’obiettivo è quello di creare ecosistemi produttivi e sociali, urbani e non, che siano partecipativi e creino ricchezza sociale.
Come si colloca il territorio veneziano in questo orizzonte? Sappiamo che oggi tantissimi giovani lasciano la città per mancanza di opportunità di lavoro qualificato: il 43% di loro decide di recarsi all’estero, il 31% in altre località del Veneto.

La soluzione per arginare questa emigrazione e al contempo costruire opportunità di futuro è lavorare sull’attrattività del territorio attraverso nuove economie partecipative, in un’ottica di rete, in grado di mettere assieme privati ed istituzioni. Servono azioni coraggiose e strategie di collaborazione, un approccio che si esemplifica con The Hub: acronimo di “The Human Bits”, il “digitale umano”, ovvero uno spazio in pieno centro a Mestre, ubicato tra Via Rosa e Corte Legrenzi, che favorisce la sperimentazione, aperta e cooperativa, che pone la tecnologia come elemento fondante, che vuole cogliere la sfida di assurgere il digitale a bene comune.

The Hub è un insieme di spazi dinamici in cui i giovani saranno accolti e “trattenuti”, grazie ad una filosofia del “fare” contemporaneo e tecnologico che apre nuove opportunità di vita, dove parallelamente ci si può formare, grazie ad un libero accesso al digitale, per offrire a tutti una possibilità di imparare i nuovi strumenti nei vari ambiti del lavoro e della vita.
Il dialogo tra profit e no-profit, pubblico e privato, diventa cruciale per sviluppare trasversalmente i temi dell’Impresa 5.0, dell’innovazione urbana, della mobilità, del sociale, per attrarre e facilitare giovani coppie e lavoratori a vivere il centro, rigenerando luoghi e tessuto sociale.

The Hub in questo senso si propone come baluardo di opportunità e manifesto di rigenerazione urbana partecipata dove realizzare idee, progetti, ricerca, workshops, sperimentare facendo “quello che gli altri non fanno”. Un esempio di collaborazione, grazie anche al protocollo di intesa già sottoscritto da più di quindici attori istituzionali e affiancato dall’azione di una ampia varietà di imprese private e di professionisti, espressione di una società civile attrice e fondatrice dell’hub. L’auspicio, quindi, è che The HuB, una volta che sarà completato il cantiere diventi un nuovo riferimento per la città e per i cittadini.

*Co Founder e Manager di Fablab Venezia

 

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