“Meloni come Moro”. A Mestre compare la minaccia con la stella delle Br. Lei: «Campagna d’odio»
Speranzon di Fratelli d’Italia: “Un insulto alla democrazia e un'istigazione ad uccidere pericolosissimi. Presenterò personalmente denuncia”
“Meloni come Moro”. Con la stella a cinque punte e il simbolo delle Br. La scritta è apparsa questa mattina in via Garibaldi a Mestre, su alcuni manifesti elettorali di Fratelli d’Italia. Tra le minacce anche: “Meloni preparati”. Oltre a una serie di offese. Una “comparsa” a 10 giorni dalle elezioni.
“Nel centralissimo Viale Garibaldi dove nel 1980 per mano brigatista fu ucciso Sergio Gori, ritornano la truce stella cerchiata a 5 punte delle Brigate Rosse e le minacce di morte”, ricorda in una nota Raffaele Speranzon, coordinatore regionale di FdI.
A Mestre nuove minacce a firma #BrigateRosse. Quando esponenti politici e delle istituzioni usano parole come “dovranno sputare sangue” contro i propri avversari, poi qualcuno può prenderli in parola. Il 25 settembre confido negli italiani per rispondere alle loro campagne d’odio pic.twitter.com/XXsXAJx3KZ
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) September 15, 2022
«A Mestre nuove minacce a firma Brigate Rosse. Quando esponenti politici e delle istituzioni usano parole come "dovranno sputare sangue" contro i propri avversari, poi qualcuno può prenderli in parola. Il 25 settembre confido negli italiani per rispondere alle loro campagne d'odio". Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni commentando le scritte apparse a Mestre a firma Br "Meloni come Moro».
“Normalmente potrebbero essere le scritte fatte dai soliti idioti, ma in questo momento, in quel luogo e in quel modo rappresentano un segnale di disagio politico rovinoso, un insulto alla democrazia e un'istigazione ad uccidere pericolosissimi” aggiunge Speranzon, “è agghiacciante che in una città dove il terrorismo, il comunismo combattente poi sconfitto e condannato dalla storia, ha fatto ben 3 vittime; prima Gori poi Alfredo Albanese e poi Giuseppe Taliercio, rapito e trucidato, ci sia chi inneggia a quegli anni con lo scopo di avvelenare ancor di più il clima politico e sociale. Non solo con insulti ma minacce di morte dirette”. Il capogruppo di FdI annuncia che sporgerà personalmente denuncia sull'accaduto.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia