Coronavirus, l'ultimo ricercatore italiano rimasto al Polo Nord: "Continuo il mio lavoro, non so quando tornerò"

Marco Casula è l'ultimo ricercatore italiano del Cnr attualmente presente nella base Dirigibile Italia a Ny-Alesund, villaggio delle isole Svalbard che si trova in Artico a circa 1000 km dal Polo Nord, l'unico luogo sulla Terra, insieme all'Antartide, risparmiato dal coronavirus. "Sono qui dal 1° gennaio per effettuare campionamenti di neve e aerosol per monitorare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale", racconta il giovane ricercatore 28enne originario di Mestre, in provincia di Venezia. "Sarei dovuto tornare i primi di marzo, poi il rientro è stato posticipato una prima volta all'inizio di aprile. Ora è slittato nuovamente a causa del Covid-19. La realtà è che sarà il virus a 'decidere' la data del mio ritorno", spiega Casula, che tra luoghi mozzafiato e incontri ravvicinati con la fauna locale (volpi, renne e orsi polari) non sente ancora la nostalgia di casa. "Io qua mi trovo bene, ho un buon equilibrio e quando partiamo sappiamo che possono esserci degli imprevisti, fa parte del nostro lavoro - aggiunge -. Io la vedo così: a casa potrei fare molto meno mentre qua posso continuare a portare avanti un lavoro che prosegue da anni". di Francesco Giovannetti

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