Aiutarono un boss a evadere dal carcere: arrestati i tre fiancheggiatori mestrini

Manette ai polsi alla cellula veneziana che ha assistito Marco Raduano anche durante il periodo di latitanza in Sardegna

Giacomo Costa
La conferenza stampa in questura a Venezia per spiegare i dettagli dell’arresto dei tre veneziani. A destra,in alto Marco Raduano e, sotto,Gianluigi Troiano
La conferenza stampa in questura a Venezia per spiegare i dettagli dell’arresto dei tre veneziani. A destra,in alto Marco Raduano e, sotto,Gianluigi Troiano

Sono le 17 del 24 febbraio 2023, la centrale operativa della questura di Nuoro, in Sardegna, registra la presenza di un’auto sospetta sotto al muro di cinta del carcere “Badu e Carros”. Una Volante viene mandata a indagare, si imbatte in un 30enne veneziano che viene allontanato dopo aver bofonchiato qualche giustificazione poco convincente. Circa un’ora dopo, calandosi con una corda di lenzuola annodate, il boss mafioso Marco “Pallone” Raduano, esponente viestano della Società foggiana, evade dalla sua cella di massima sicurezza: ha usato un telefonino criptato e un mazzo di chiavi - tutto allungatogli da un secondino corrotto - e si aspetta di avere pronto un passaggio verso la libertà, una volta superata la recinzione perimetrale. Non troverà nessuno: il suo autista, arrivato apposta dalla laguna, si era dovuto togliere di torno.

Raduano si arrangerà da solo, troverà rifugio in una cantina per tre giorni, poi sarà sempre la “cellula veneziana” a recuperarlo e trasferirlo nelle campagne di Bitti, quindi in una tenda tra i monti sardi, dove resterà per quattro mesi. La latitanza lo porterà poi in Corsica, in Spagna, poi di nuovo sull’isola francese dove verrà arrestato, il 1 febbraio 2024: in un anno di fuga (e di contatti criminali) “Pallone” si farà aiutare da complici di ogni genere e nazionalità, ma a fornire la spinta decisiva alle indagini per intercettarlo sarà proprio quel controllo ai piedi del muro del carcere, la “pista veneziana” che tanto sembrava scollegata dalla criminalità organizzata pugliese e che, invece, proprio per questo si è rivelata fondamentale.

Ieri mattina, all’alba delle quattro, gli elicotteri della polizia hanno sorvolato Mestre, sorvegliando ogni possibile via di fuga mentre gli uomini della Mobile arrestavano due uomini in via Forte Marghera; una terza persona è stata bloccata in centro storico, altre tre sono state perquisite in casa e denunciate a piede libero. Nelle stesse ore, altre 11 persone venivano bloccate nel resto d’Italia e in Corsica, tutte accusate di aver favorito l’evasione e la latitanza di Raduano. A confermare i loro nomi non sono stati solo i tabulati del boss, le diverse intercettazioni ottenute a fatica dai suoi telefoni criptati, ma lo stesso capomafia, che dopo l’arresto ha scelto di collaborare con la giustizia, così come ha fatto il suo braccio destro, Gianluigi Troiano, anche lui fermato dalle forze dell’ordine all’inizio di quest’anno.

«È stata un’indagine particolarmente complessa», hanno ricordato ieri il dirigente della squadra Mobile veneziana, Eugenio Masino, e la direttrice del Sisco di Venezia, Valeria Dulbecco, «Abbiamo dovuto lavorare sia in maniera tradizionale che sul fronte tecnologico. E, per fronteggiare la rete di supporto criminale che si estendeva attraverso mezza Italia, in Francia e in Spagna, è stato indispensabile fare lo stesso, coordinandoci con i colleghi di Cagliari e Bari».

Nel Veneziano è stato arrestato un 30enne mestrino, un 60enne anche lui originario della terraferma e un altro 30enne, da anni residente in città ma originario del Foggiano, che sarebbe stato il collegamento con Raduano. Tutti e tre vantano piccolissimi precedenti penali - piccolo spaccio, qualche furto di minima entità - ma ora si vedranno contestare anche l’associazione di tipo mafioso, oltre al favoreggiamento di evasione e latitanza. Il mestrino classe 1988 è difeso dall’avvocato Stefania Pattarello, mentre uno dei tre perquisiti, denunciato a piede libero, viene assistito dal legale Marco Marcelli.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia