Zaia: "Scoperta inglese ma la firma è veneta"
Il presidente della Regione Luca Zaia interviene sul caso del ricercatore che ha scoperto il chip per i "computer quantistici": "Una scoperta che ci riempie di orgoglio ma che ci fa anche riflettere"
Il presidente del Veneto Luca Zaia
VENEZIA. ''C'è una firma veneta in calce ad una delle più grandi scoperte tecnologiche degli ultimi anni. Questo ci riempie d'orgoglio, ma deve anche essere motivo di riflessione, perchè questo suo successo Alberto Peruzzo lo ha concretizzato in Gran Bretagna''. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, rivolgendo le sue congratulazioni al giovane scienziato veneziano, laureato a Padova, protagonista della ricerca internazionale che ha portato a realizzare il primo chip per computer quantistici, che permetteranno di simulare quello che avviene in una molecola o in una reazione chimica.
''Peruzzo - aggiunge in una nota Zaia - è il simbolo di una generazione di moderni veneti che si stanno facendo largo a suon di successi in molti campi della ricerca, della scienza e della tecnologia. E' veneziano, si è laureato in un'università veneta, ma per esprimere tutte le sue capacità ha lavorato nel Centro di Fotonica dell'Università di Bristol''.
"Questo - continua Zaia - deve far riflettere un po' tutti, politica, Istituzioni, Università, mondo economico ed imprenditoriale, sulla necessità di fare di più e meglio per trattenere in casa i nostri cervelli. Il futuro - conclude Zaia - si costruisce anche così, creando le condizioni perchè il sapere e l'inventiva che sappiamo esprimere si possano realizzare e concretizzare nella nostra terra e nel nostro
tessuto economico, anzichè girovagare per il mondo''.
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