Zaia imita Schwarzenegger

Presentata la bozza elaborata da Pdl e Lega Nord per il nuovo statuto della Regione Veneto. Dovrà essere discussa nei prossimi mesi dalla commissione statuto del consiglio regionale. Poche le novità. Ma il presidente diventa "governatore" saltando la Costituzione
Arnold Schwarzenegger, governatore della California
Arnold Schwarzenegger, governatore della California

VENEZIA.
Tacabanda! Parte con l'accompagnamento della Padania e con dichiarazioni di sperticato elogio del presidente Zaia («ringrazio i capigruppo Federico Caner e Dario Bond per l'eccellente lavoro, se fossi la madre dei Gracchi direi: ecco i miei gioielli») la bozza più incolore mai vista finora di statuto del Veneto. In dieci anni ci hanno provato in tanti, se ne sono lette di tutti i colori, ma la proposta 2010 Pdl-Lega è la più neutra e la più vaga. Vien da dire che se Luca Zaia non è la madre dei Gracchi, la bozza del centrodestra gracchia lo stesso. Ma serve allo scopo e non a caso il presidente, che ci scuserà per la stroncatura, la sta pompando con dichiarazioni che sembrano uscite dal compressore invece che dal suo iPad.


«Siamo ad uno spartiacque cruciale nella storia del Veneto - ha dettato alle agenzie -. Con la proposta di statuto presentata mercoledì abbiamo l'occasione di dare al popolo veneto la Carta fondamentale e di fare della nostra regione un avamposto di modernità che abbia come suo faro illuminante il federalismo e le sue radici nell'identità condivisa della nostra comunità. Si tratta di un passo importante per compiere quel cambio di marcia che avvii una nuova stagione di riforme. E' uno di quei momenti in cui un governatore può dire di essere orgoglioso della sua squadra».


Ops, l'ha detto, anzi se l'è detto: governatore. E' la parola nuova, l'unica emozione vera contenuta nella proposta di statuto del centrodestra. Assieme all'inno della Regione, che canteremo allo stadio prima delle partite, appena sapremo qual è. E all'istituzione di un rappresentante all'estero, una specie di ambasciatore del Veneto. Anche questo è un colpo mica male: abbiamo fondato in un lampo la carriera diplomatica regionale.

Ma giuridicamente nulla può tenere il passo del cambio presidente-governatore. Lo statuto non è una pagina di giornale dove è invalso (purtroppo) l'uso indifferente dei due termini, come se avessero lo stesso peso. Qui un brivido corre lungo la schiena, siamo davanti alla Storia: mentre l'Italia va in vacanza, il Veneto manda in soffitta gli articoli 121 e 122 della Costituzione dove il legislatore ha scritto "presidente" e non "governatore". Venezia se ne impippa:
noialtri eo ciamémo governador
!


A quale modello si saranno ispirati Pdl e Lega per questo colpo di mano? L'autore dichiarato della pensata è Bond e con quel cognome non può che essersi rifatto a Buckingham Palace, alla storia coloniale inglese e alla Compagnia delle Indie che distribuì governatori in mezzo mondo. L'ultimo fu sir Christopher Francis Patten, che sloggiò da Hong Kong solo nel 1997. Carriere gloriose, storie longeve: peccato che a Venezia non ci sia Sua Maestà che possa dare il via alla Best Company del Balbi Palace. Allora resta il modello americano e qui abbiamo pronto Arnold Schwarzenegger, il Terminator della mitica serie di film, oggi governatore della California, che può insegnare a Luca come bucare il video. A meno che non sia il contrario, ormai.


«E' chiaro che si sono ispirati al modello americano, dove c'è un federalismo più marcato - commenta Franco Bonfante, consigliere veronese del Pd -. Pensano che chiamandolo governatore acquisti più potere di presidente. Non sanno che altro tirare fuori. Ma queste due parole non sono intercambiabili da noi: governatore postula un'autorità superiore che nomina e revoca, accredita un uso delegato e magari discrezionale del potere; presidente chiarisce che il potere è elettivo e viene dal basso. C'è una bella differenza».


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«Certo che mi urta. E molto - dice Sergio Reolon, l'uomo di collegamento in commissione statuto tra il Pd, la presidenza e gli altri partiti -. Nella Costituzione è scritto che le Regioni hanno un presidente. Se il legislatore voleva dire governatore avrebbe cambiato parola. Presidente deve rimanere».

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