Zaia vede la conclusione dell’esperienza in Regione: «Il mio mandato sta finendo»

Per la prima volta il presidente ha pronunciato la parola “fine”. Attesa per la decisione della Consulta sul terzo mandato di De Luca prevista per il 9 aprile, i possibili riflessi sulla posizione di Zaia

Enrico Ferro
Il presidente del Veneto Luca Zaia
Il presidente del Veneto Luca Zaia

«Il mio mandato sta finendo, poi non so se sono ricandidabile o meno. Questi sono cinque anni che si concluderanno, nel bene o nel male, a meno che non ci sia una proroga in autunno. La programmazione di lunga gittata la si deve fare con il rinnovo dell’amministrazione».

Non passa giorno in cui non chiedano al presidente Luca Zaia qualcosa riguardo il suo futuro. Lui, in qualche modo, risponde sempre con frasi di circostanza. Martedì 18 marzo da Conegliano, però, per la prima volta ha pronunciato la parola “fine”. E allora tutti giù a formulare ipotesi e fare congetture. In realtà Zaia sta attendendo la data del 9 aprile, quando ci sarà l’udienza della Consulta sul terzo mandato di Vincenzo De Luca. La sentenza sul governatore campano, se fosse favorevole a una sua ricandidatura, potrebbe rimettere in corsa anche Zaia. A quel punto lo scacchiere veneto cambierebbe radicalmente, perché si appianerebbero gli appetiti di tutti coloro che ora aspirano al piano più alto di palazzo Balbi.

Sia i leader di Fratelli d’Italia che di Forza Italia l’hanno sempre detto: se Zaia fosse ricandidabile sarebbe lui il candidato del centrodestra, anche se governa la Regione Veneto dal 2010 e questo sarebbe il suo quarto mandato. Anche i leader nazionali del centrodestra stanno attendendo quella data, per capire cosa fare.

Quanto alle possibili date per la consultazione elettorale, c’è perplessità sull’ipotesi del 23 novembre perché non consentirebbe al consiglio regionale di votare il bilancio. Si dovrebbe quindi procedere in regime di “esercizio provvisorio”.

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