"Zaia a festini con le escort durante l'alluvione" Tutto falso, denunciato un vicentino

Nei guai un quarantaduenne, responsabile del sito Gaxeta Veneta - regisstrato in Islanda e con provider armeno - ora sarà oscurato. Il governatore ringrazia magistrati e polizia per aver subito sgombrato il campo da ogni dubbio
La foto di Zaia pubblicata dalla Gaxeta Veneta
La foto di Zaia pubblicata dalla Gaxeta Veneta
TREVISO. Il presidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, protagonista di festini a luci rosse con escort pagate mille euro in cambio di prestazioni sessuali. E' la notizia "bomba" pubblicata il 4 novembre scorso dal sito internet Gaxeta Veneta. Solo che era totalmente falsa. Così hanno stabilito i magistrati trevigiani che hanno denunciato un quarantaduenne vicentino, responsabile del sito e indicato come vicino a movimenti venetisti. L'uomo risulta indagato per diffamazione a mezzo stampa, mentre il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha avviato le procedure per oscurare il sito, che sarebbe registrato in Islanda, mentre il provider sarebbe armeno.


La Gaxeta Veneta sosteneva che gli incontri di Zaia con le ragazze erano avvenuti a Cison di Valmarino e che la rivelazione era stata fatta da Nadia Macrì, la ventottenne escort nota alla cronaca per aver raccontato di rapporti sessuali sia con il premier Silvio Berlusconi, sia con il ministro Renato Brunetta. Si trattava di feste organizzate quando Zaia era ministro dell'Agricoltura.


Ma sempre il sito poi aggiungeva: «La cosa clamorosa scoperta però dai nostri inviati è che il presidente del Veneto avrebbe passato con la ragazza anche l’ultimo fine settimana, proprio nel mezzo del pericolo di allarme per quella che poi sarebbe stata la tragica alluvione di gran parte del Veneto. Nadia Macrì infatti ci riferisce che tutta la giornata di sabato e domenica sempre a Castelbrando il presidente Luca Zaia è stato impegnato con lei e altre ragazze per una festa a base di castagne e vino». E l'ultima rivelazione: «"Niente sesso questa volta però: abbiamo solo giocato", ci rassicura la Macrì».


Nel corso di una conferenza stampa in Questura, il procuratore della Repubblica, Antonio Fojadelli, ha definito totalmente infondate le notizie diffuse dal sito e sottolineato che il governatore veneto nei giorni indicati per gli incontri era da tutt'altra parte, impegnato in attività pubbliche e private, legate soprattutto all'emergenza maltempo.


«Ringrazio per la correttezza dimostrata in questi giorni il procuratore Antonio Fojadelli, il questore Carmine Damiano e i loro uomini. Non hanno lasciato possibilità di ombre o equivoci sui miei comportamenti personali. Hanno liquidato le infamie che un sito aveva diffuso contro di me e si è già provveduto ad oscurarlo», ha quindi dichiarato Zaia.


Il governatore ha aggiunto: «E' stato chiarito che si è trattato di diffamazioni che, tra l'altro, non aiutano a far crescere il rapporto di stima e fiducia che i cittadini dovrebbero avere nei confronti delle istituzioni. E la cosa mi ha fatto doppiamente male, perché oltre a diffamarmi sul piano personale, si è anche tentato di far passare la vergogna che sarei andato a divertirmi mentre 500 mila veneti erano alle prese con la gravissima alluvione che ci ha colpito». «Quanto accaduto - è la conclusione - fa parte di un brutto clima nel quale ci troviamo a lavorare».
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