Virus A, vacanze anticipate
La Regione crea presidi-sentinella
VENEZIA.
La Regione valuta l’anticipo «selettivo» delle vacanze scolastiche di Natale a causa dell’influenza A. Alcune scuole dunque chiuderanno prima, intorno al 13 dicembre. Quali? «Lo decideranno i dirigenti scolastici, in base alla presenza o meno della pandemia» spiega l’assessore alla sanità Sandro Sandri. In pratica una sorta di «presidi-sentinella» per una pandemia che colpisce soprattutto i bambini. La fascia d’età tra i 5 e i 14 anni è, per adesso, la più colpita dal virus H1N1: 21 bimbi ogni mille sono ammalati. Nel frattempo aumentano le dosi di vaccino in vista del picco previsto a metà dicembre: tra un mese il Veneto ne avrà 800 mila. E potrebbero saltare le fasce del calendario già stilato.
Scuole chiuse a dicembre.
Toccherà ai presidi decidere se chiudere o meno la propria scuola, sulla base delle indicazioni che arriveranno dalla Regione. «La decisione verrà presa considerando da un lato l’andamento epidemiologico dell’influenza e dall’altro gli effetti di un’anticipazione delle vacanze sul calendario scolastico e sulla vita quotidiana delle famiglie» hanno spiegato gli assessori Sandro Sandri e Elena Donazzan. Quali scuole chiuderanno? Contrariamente a quanto si pensa saranno proprio quelle in cui il virus non si è ancora manifestato. «Perché in quel periodo scatterà la vaccinazione per i ragazzi e sarebbe così possibile immunizzare quelli non colpiti dal virus prima del rientro a scuola a gennaio» spiega Sandri. Chi farà questa valutazione sulle scuole? «Vorremmo coinvolgere i presidi - risponde l’assessore - Che ci segnaleranno se la situazione è grave oppure no nei singoli istituti». «Capisco le preoccupazioni dei genitori che si ritroverebbero i bimbi a casa - prosegue Sandri - Ma se fossero malati sarebbe la stessa cosa».
Aumentano le dosi.
Il Veneto avrà 800 mila dosi di vaccino ai primi di dicembre. E’ quanto ha confermato il viceministro alla sanità Ferruccio Fazio ieri alla conferenza Stato-Regioni. La dotazione totale nel paese sale da 8,6 a 10 milioni di dosi. In Veneto ne arrivano oltre 50 mila a settimana. «Non c’è nessun ritardo - sottolinea Sandri - Anzi credo che completeremo la vaccinazione delle persone a rischio senza nessun problema».
Vaccinazioni in corso.
Intanto la fase delle vaccinazioni iniziata lunedì scorso prosegue a pieno ritmo: «L’ordine di priorità delle categorie da vaccinare è stabilito da un calendario stilato dai tecnici regionali. Ma data la disponibilità di vaccino tutte le persone a rischio verranno vaccinate il prima possibile, senza aspettare la propria fascia nel calendario» anticipa Sandri. Verrà dunque anticipata la vaccinazione per le persone con patologie a rischio che hanno tra i 17 e i 64 anni, il cui inizio era previsto per il 23 novembre. Il 2 novembre è partita la vaccinazione solo per i minori di 17 anni e le donne in gravidanza, oltre che per tutto il personale sanitario.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video