Vince SuperD’Este, i Vignotto s’infuriano

Volata da brividi. Il gigante e Tezzat al terzo centro consecutivo. Il «bronzo» va ai bravi pellestrinotti Bertoldini e Vianello. L'appello a essere più corretti accolto fino al «paleto»
Ancora D'Este. In una volata al fotofinish fra tre gondolini (rosso, arancio e verde) mai vista nell'ultimo mezzo secolo. E le proteste all'arrivo, con i Vignotto secondi al traguardo che urlano e gettano le bandiere bianche in acqua. Una Regata Storica più spettacolare che mai, quella vista ieri in Canal Grande. Pubblico numeroso, almeno centomila persone, giornata splendida e immancabili veleni. «Festa bellissima, ma queste scorrettezze non le voglio più vedere», ha detto il sindaco Cacciari dopo aver assistito alla quasi rissa dell'arrivo, «leggerò il rapporto dei giudici e poi deciderò. Se non la smettono li squalifichiamo per un anno». Spettacolo grandioso, con numerosi impassi durante la gara. E poi l'arrivo in volata di D'Este e Tezzat, che conquistano la loro terza vittoria consecutiva. Otto le bandiere rosse di D'Este, che raggiunge i Vignotto. Terzi i bravi pellestrinotti Bertoldini e Vianello, che hanno sfiorato il colpaccio. Tra le donne successo netto di Luisella Schiavon davanti a Gloria Rogliani.

Ma l'appello alla correttezza, lanciato alla vigilia dal sindaco, è stato accolto solo in parte. Tutto bene fino al giro del paleto, quando il rosso dei Vignotto, in quel momento secondo, ha tentato di passare all'interno. Richiamo dei giudici, e poi una nuova scorrettezza prima della Pescheria, stavolta con richiamo a carico di D'Este e Tezzat. Stringendo verso hanno ostacolato i Vignotto e perso i remi. Ne hanno approfittato Bertoldini e Vianello, provando a ripetere l'impresa di Pellestrina. Ma sotto Rialto i due favorittissimi hanno avviato la rimonta. Tre prue praticamente sullo stesso piano negli ultimi 700 metri di regata. Alla fine quasi una cavata di D'Este, e il ferro dell'arancio di nuovo avanti. Ultima scorrettezza (ora al vaglio dei giudici), con Tezzat che vira leggermente verso destra (stagando) e il poppiere dei Vignotto che con un gesto di rabbia gli mette il remo di traverso. Applausi e un po' di tensione, con le urla di Igor che si avvicina al sindaco Cacciari: «Vergogna, a noi non ci ascoltano mai». E poi il gesto antisportivo: le due bandiere appena ricevute lanciate in acqua. Intanto i tifosi di D'Este e Tezzat fanno festa, sui barconi e sulle rive, sventolando le bandiere arancio e i palloncini. Per oggi si attendono i ricorsi. E le decisioni della commissione d'appello sui fatti del Redentore. Non è escluso che a Burano i due campionissimi possano saltare un turno.

Ieri intanto è stata una grande festa. Tempi morti ridotti grazie alle regate delle società remiere e delle maciarele organizzate dal coordinamento e un'organizzazione quasi perfetta dell'Ufficio regate coordinato da Ferruccio Kleut. Con un piccolo ritardo che ha impedito, anche quest'anno, di trasmettere in diretta Rai le interviste ai campioni. Poco male, così l'Italia si è risparmiata le immagini poco edificanti delle contestazioni all'arrivo.

Da incorniciare le altre regate. Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi hanno finalmente coronato il loro sogno, dopo il brutto episodio di cui erano state vittime lo scorso anno. Prime senza discussioni, in testa per tutta la regata, avanti di due barche rispetto alle rivali Gloria Rogliani da Cannaregio e Debora Scarpa di Pellestrina. Grande soddisfazione per la veterana di Sant'Erasmo Germana Zanella, vincitrice nel 2006, che conquista il quarto posto. Senza storia anche la regata delle caorline a sei remi. Ha vinto il favorito marron di Burano, che vantava una bella batteria di campioni come Graziano Seno, i cugini Ciaceti e Andrea Strigheta. Secondo il viola di Castello (miglior tempo alle eliminatorie), terzo il verde della Giudecca. E ancora una volta in bandiera il bianco di jesolo capitanato dall'avvocato Marino Almansi, timoniere del galeone vincitore del Palio delle Repubbliche.

Tra i giovanissimi, bis di Busetto-Pompeo, davanti ai favoriti Massaro-Rusciano, che hanno perso il remo in partenza. Grande spettacolo anche durante il corteo storico, con la sfilata di Vittorio Orio, gondoliere che andrà da Venezia Roma a remi, la consegna del premio Giuponi all'associazione dei Carpentieri e Calafati. E la soddisfazione del pubblico per uno spettacolo davvero avvincente.

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