Vigonovo, Comune vende la scuola per pagare il risarcimento

Clamorosa protesta del sindaco contro una sentenza della Corte d'Appello di Venezia che aveva condannato il Comune a risarcire l'esproprio del terreno utilizzato per costruire la scuola come fosse edificabile. La vendita "a riscatto" del plesso scolastico però è già stata bloccata dalla Corte dei Conti
La scuola di Vigonovo
La scuola di Vigonovo
VENEZIA. "Vendesi scuola elementare". Succede a Vigonovo, dove il Comune, per trovare i 600 mila euro di risarcimento che è stato condannato a pagare dalla Corte d'Appello di Venezia per l'esproprio del terreno, ha pensato di mettere in vendita la scuola elementare, più precisamente di venderla "a riscatto" a una banca, mantenendola nel frattempo in attività.


Una soluzione che però la Corte dei Conti ha già bocciato. ''In qualche modo la risposta della Corte dei Conti per noi è positiva - commenta il sindaco Leonardo Galenda - perchè ribadisce che la scuola è un bene pubblico. Ma se non possiamo vendere la scuola, non ci rimane che affidarci alla Cassazione. E le considerazioni della Corte dei Conti saranno uno dei motivi del ricorso''.


La scuola è stata inaugurata nel 2004 su un terreno espropriato dal Comune al prezzo di circa 40 euro al metro quadrato. Ma uno dei due proprietari ha fatto causa per ottenere un prezzo corrispondente ad un'area da considerare edificabile e l'ha vinta. La Corte d'Appello di Venezia ha condannato il Comune a pagare circa 600 mila euro di risarcimento, cifra che mette in pericolo un bilancio annuo di poco più di tre milioni e mezzo di euro: ''Quella sentenza ci ha messi in ginocchio - spiega il sindaco - E' una somma sproporzionata perché costruire la scuola è costato 750 mila euro e finisce che il terreno viene a costare di più. Per pagarla dovremmo sforare anche il Patto di stabilità''.
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