Via del Mare, il Tar rinvia. I sindaci contrari: «La Regione prende tempo»
I dati nel dossier presentati al Tar Veneto erano già stati illustrati negli incontri pubblici.
I sindaci: «Da 4 a 6 mezzi su 10 sarebbero esentati: Sis rifletta sulla convenienza o meno»
![Una presentazione della Via del Mare](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1d28d3cd-4097-430e-abd5-91627b7aad0c/0/via-del-mare-i-sindaci-contrari-la-regione-prende-tempo_viamare.webp?f=16%3A9&w=840)
«La Regione sta giocando di tecnica giuridica per prendere tempo».
È la convinzione che serpeggia tra amministratori locali e cittadini, dopo che il Tar Veneto ha rinviato ad aprile la trattazione del ricorso presentato dai Comuni di Meolo, Fossalta di Piave, Silea, Roncade e Monastier contro l’aggiudicazione al Consorzio Sis del project financing per la Via del Mare.
Il rinvio è stato un atto dovuto da parte dei giudici, dopo che alla vigilia della prima udienza la Regione ha depositato della documentazione integrativa con lo studio del traffico.
Il fatto è che molti dei dati erano già stati presentati lo scorso maggio negli incontri pubblici a San Donà e Musile. Ma solo ora sono stati depositati in tribunale.
Per i sindaci: procedura sbagliata
«Visti i mesi trascorsi, è evidente che la presentazione di un faldone di centinaia di pagine poche ore prima dell’udienza, su un argomento trattato nei temi dell’impugnazione, sta a significare di voler prendere tempo», commenta Daniele Pavan, sindaco di Meolo, «Peraltro questo rafforza la tesi che la procedura adottata per quest’opera è stata sbagliata. É un documento che doveva essere disponibile prima dell’assegnazione provvisoria, proprio per valutarne i dettagli».
I sindaci hanno iniziato a sfogliare lo studio. Il primo dato saltato all’occhio è che il 58% dei veicoli che attualmente transitano sulla Treviso-mare in inverno e il 40% in estate rientrerebbe nel novero dei beneficiari dell’esenzione con la Via del Mare.
«Ci sono grosse quantità di spostamenti all’interno dell’asse della Via del Mare che beneficerebbero dell’esenzione», prosegue Pavan, «Se già prima c’era un Piano finanziario scricchiolante, queste informazioni danno un’evidenza forte del fatto che i numeri molto probabilmente non tornano. È un dato che era già stato fatto passare su una slide durante gli incontri pubblici, ma che ufficialmente è stato presentato solo adesso. È un dato importante su cui il Consorzio Sis dovrebbe riflettere seriamente sulla convenienza di andare avanti. Fermo restando che non possono essere minimamente messe in discussione le esenzioni previste, sennò saltano gli impegni presi sul territorio».
Cosa succede ora
L’8 novembre gli amministratori dei Comuni ricorrenti hanno fatto il punto della situazione con l’avvocato Tudor, che sostiene la causa degli enti locali nel ricorso. I prossimi mesi serviranno per studiare attentamente i nuovi documenti.
Non è escluso che i ricorrenti possano presentare ulteriori memorie in tribunale, dopo aver completato l’analisi dello studio del traffico. In quest’ultimo, in particolare, sarebbe solo abbozzato il problema dei mezzi agricoli, il cui transito avviene soprattutto con la vendemmia.
«Faremo i dovuti approfondimenti su questo studio che è corposo, articolato e, a mio parere, fatto anche bene», conclude Pavan, «Ma rimane il grande dubbio che non possa essere la versione definitiva. C’è una carenza di fondo. Non hanno ancora analizzato la finestra temporale di settembre e ottobre, dove sull’attuale Treviso-mare ci sono alti picchi di percorrenza di mezzi agricoli. Sono dati fondamentali per prendere ulteriori decisioni, anche sulle opere compensative alla Via del Mare. Perché i mezzi agricoli, per ragioni di Codice della strada, non potranno passare sulla Via del Mare. Al momento lo studio risulta incompleto». —
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