Veneziani scettici:«Che c’entra con la città?»
I tassisti di Piazzale Roma hanno poca voglia di parlare, anche se un commento alla fine si riesce a strapparlo: «Cosa c'entra questa struttura con Venezia? Se dovevano fare un ponte, dovevano farlo di marmo, in linea con la storia di questa città, basti solo guardare cosa hanno posato per capire che è antiestetico». Cosa pensano invece i turisti del ponte? Un gruppo di giovani tedeschi scherzando: «Potevano farlo prima, così dalla stazione saremmo arrivati in Piazzale Roma in modo più agevole, ieri invece ci siamo fatti tutto a piedi perché non c'erano vaporetti, a noi comunque non sembra nulla di speciale».
La sensazione però è che i commenti di tipo estetico del ponte siano stati viziati dalle polemiche che hanno fatto da contorno alla estenuante costruzione del ponte, poiché in modo particolare i veneziani associano senza dubbio il ponte ad uno spreco di risorse pubbliche e quindi se il ponte non piace è perché parte con un Handicap di base. Andrea, studente di architettura allo Iuav è invece entusiasta: «Finalmente un'opera di un grande architetto contemporaneo anche a Venezia, ho seguito tutta la posa ieri e direi che sotto il punto di vista estetico è molto interessante».
Altri veneziani però continuano con le critiche: «No, devo dire che proprio non mi piace, questa struttura di ferro ha un impatto troppo violento sul canale, la visuale era molto meglio senza questo ponte, mi auguro solo che regga, perché di polemiche tra sprechi, lotte tra aziende e toto-nome non se ne può veramente più».
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