Venezia, il sindaco Brugnaro rilancia sui tornelli: «In futuro la soluzione più democratica»
Dopo il pienone di domenica con il corteo della Pantegana, il primo cittadino torna sulla gestione dei flussi: «C’è una legge europea sulla libertà delle persone, non si può fare il numero chiuso»

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro rilancia sull’utilizzo dei tornelli: non nell’immediato, ma come soluzione meno impattante per il futuro. «Per ragionare sulla prenotabilità ci vogliono anni, ci sono tante cose in più che farei», afferma Brugnaro a margine della presentazione del programma dei musei civici a Ca’ Rezzonico, «sicuramente tra qualche anno, quando questo tema verrà capito, verranno messi i tornelli: sono la cosa più democratica e meno impattante».
Il tema della gestione dei flussi è tornato tra i più caldi dopo la giornata di domenica, quando durante il corteo della Pantegana la città si è gremita e si sono sollevate polemiche per la gestione della sicurezza del ponte di Rialto. Rispetto alla gestione dei flussi, il primo cittadino ribadisce che deve essere un processo graduale: «Attualmente, le cose vanno digerite», dice Brugnaro, «si è partiti con quello che si poteva. C’è una legge europea sulla libertà delle persone, non si può fare il numero chiuso. Le polemiche? Sono strumentali, di alcuni. Noi non accusiamo i veneti, siamo tutti veneziani e bisogna cominciare a ragionare su eventi che attraggono abitanti da tutto il tessuto metropolitano».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia