L’Università di Padova sbarca al Civile: il progetto per un corso di Medicina
Previsto un Piano di studi magistrale. Il Senato accademico del Bo ha avviato l’iter per l’accordo con Regione e Usl 3. L’intenzione è quella di realizzare un corso interamente in lingua inglese
Il sogno di portare all’ospedale Civile di Venezia la facoltà di medicina non si è mai sopito in questi ultimi anni. Dichiarazione di intenti e programmi didattici erano stati annunciati fin dal 2018. Poi, però, non se ne fece più nulla. Ora quella prospettiva viene nuovamente messa nero su bianco su un atto ufficiale.
Il protocollo d'intesa
Nelle scorse settimane, infatti, il senato accademico dell’università di Padova ha inserito alla voce “Atti negoziali connessi allo svolgimento di compiti istituzionali” la seguente voce: “Protocollo d’intesa tra l’università di Padova, la Regione del Veneto e l’Azienda Usl 3 Serenissima per l’attivazione e lo svolgimento del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicine and Surgery dell’Università di Padova presso l’Azienda Ulss 3 Serenissima – Sede di Venezia”.
Ce n’è quanto basta per lasciare intendere che il Bo intenda spostare attività legate alla sua celebre facoltà di medicina in laguna. E di farlo, per di più, nella sede storica dell’ospedale Civile in campo San Giovanni e Paolo.
La funzione del documento approvato
Il documento approvato dal senato accademico ha la funzione di dettare la linea dell’ateneo per il prossimo anno. Un vero e proprio protocollo d’intesa con l’Usl 3, al momento, non esiste.
Né al momento i diretti interessati, quindi azienda sanitaria e ateneo patavino, lasciano trapelare alcunché. Così come bocche cucite si registrano in Regione, interlocutore fondamentale in questo progetto. Per capire meglio di cosa si potrebbe trattare, però, basta rispolverare le trattative che intercorsero tra azienda sanitaria e ateneo patavino tra il 2018 e il 2019.
Le dichiarazioni del 2018
All’epoca, una dichiarazione in tal senso arrivò proprio dal presidente della scuola di Medicina del Bo, Mario Plebani, ospite al convegno annuale dell’onlus Hemove, organizzato dal professor Leonardo Punzi (coordinatore dell’area veneziana di reumatologia ed ex direttore della cattedra e dell’unità operativa complessa di Reumatologia).
L’idea era quella di portare un corso di laurea in Medicina, interamente in lingua inglese e riservato a studenti italiani e stranieri. La sede del corso sarebbe stata quella dell’ex convento domenicano di San Giovanni e Paolo, diventato dal 1806 sede dell’Ospedale Civile.
Un progetto ambizioso
La città lagunare si sarebbe così aggiunta ad altre città italiane con un corso di medicina in lingua inglese. Ad oggi, esiste a: Bari, Bologna, Milano Statale, Milano Bicocca, Napoli Federico II, Napoli Vanvitelli, Pavia, Sapienza Roma “Policlinico”, Roma Tor Vergata, Torino.
Allora, il numero previsto di potenziali iscritti era di sessanta studenti, a cui aggiungere gli oltre 300 della facoltà di medicina di Padova. L’operazione puntava anche ad attirare un turismo sanitario di qualità. L’idea, infatti, era quella di spendere il prestigio di Venezia per attrarre sia studenti stranieri che docenti internazionali, in modo da arricchire l’offerta di servizi ospedalieri dell’intera città di Venezia.
I motivi dello stop
All’epoca non se ne fece più nulla. A fine 2018, infatti, il senato accademico aveva “congelato” il progetto. I tempi stretti per poter avviare un corso di laurea avevano fatto deviare l’ateneo verso altre soluzioni. “Trovare la quadra su Venezia, all’ospedale Civile, richiedeva tempi più lunghi. Ma resta un’ipotesi molto suggestiva su cui abbiamo tutta l’intenzione di lavorare”, erano state le parole del rettore Rosario Rizzuto.
Le attese di Venezia
Ora Venezia, che si prefigge l’obiettivo di raddoppiare la presenza di studenti universitari per ridare slancio alla città, attende di capire se lo storico ospedale Civile possa finalmente ospitare studenti di medicina.
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