Borseggiatrici rubano un cane a Venezia, i padroni assoldano un investigatore privato
Mobilitazione per trovare il barboncino toy, assoldata un’agenzia di professionisti. Un video mostra le donne consegnare il cagnolino Burro a due uomini al Tronchetto
Mezza provincia di Venezia sta cercando Burro, un barboncino toy color caramello con un cappottino blu rosso e bianco e due occhioni languidi, sottratto alla sua famiglia da campo San Polo giovedì attorno alle 18.45, quando i suoi padroni l’hanno portato a fare la solita passeggiata.
Ma quello che era sembrata solo una fuga momentanea, tanto che i suoi padroni avevano presentato denuncia di smarrimento alla stazione dei carabinieri di Santa Croce, si è rivelato un vero e proprio furto di animale da parte di ricettatori specializzati, per questo la querela è stata integrata sulla scorta delle prove raccolte.
Ma andiamo con ordine.
Giovedì attorno alle 18.30, il cane si sfila il guinzaglio, questione di pochi istanti. I padroni postano sui gruppi la richiesta di aiuto per trovarlo, con tanto di numero di telefono e foto.
Il mondo del web si mobilita e si attiva anche il servizio di salvataggio animali, AGS sos animali dispersi, azienda che ha una rete molto capillare sul territorio, la quale ha allertato i propri contatti. Così si scopre che il barboncino era stato visto assieme a due donne, in campo San Polo, lo confermerebbero le telecamere e le testimonianze delle persone.
«È stato notato tutto tremante vicino a due donne, forse di origine rom, due borseggiatrici che vivono di espedienti» racconta una persona che si è prodigata per dare una mano.
Grazie alle segnalazioni, è stato scoperto che Burro, nel tardo pomeriggio, è stato trascinato verso il Tronchetto e prelevato da due uomini, ha attraversato il ponte della Libertà e poi è transitato dalla zona della stazione, giungendo nel park dell’Interspar, in via Rampa Cavalcavia.
A questo punto entra in gioco una donna di un B&B, vicina ad Ags sos animali dispersi, che è riuscita a filmare una sorta di cessione dell’animale, che viene caricato in un’auto. Con tanto di targa visibile.
Il video ora è in mano alle forze dell’ordine. Sui social viene modificata la richiesta di aiuto di Francesco a Marta, da smarrito a furto.
E il messaggio condiviso centinaia di volte da moltissime persone, in pena per il barboncino, dotato di microchip. «Abbiamo la targa» spiega la padrona, che non vuole dire molto di più perché teme per la vita del suo animale d’affezione «I carabinieri lo stanno cercando».
Alcuni dettagli li fornisce Nicolò di AGS: «Siamo arrivati a un soffio da chi lo ha portato via e adesso a nostro avviso lo userà come stallone per la riproduzione e dunque per guadagnarci».
Le tracce hanno portato a un casolare di Mirano, dove potrebbe essere stato rinchiuso Burro. Ma non è detto che sia ancora là. La speranza è che i carabinieri possano entrare in azione, grazie a targa e filmati, e riportare il barboncino dalla sua famiglia prima che si perdano le sue tracce una volta per tutte.
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