Venezia blindata per il G7 della giustizia, sensi unici e controlli sul ponte della Libertà
Alle 17 la manifestazione dei centri sociali del Nordest, attese tra le 200 e le 300 persone

Dalle prime ore di stamattina Venezia è «blindata» a causa delle misure di sicurezza adottate per il vertice dei G7 sulla Giustizia, in programma oggi e domani nel centro storico lagunare, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Lunghe code e forti rallentamenti si sono formate all'inizio del Ponte della Libertà, che collega Venezia alla terraferma, per i controlli di polizia sui veicoli in entrata, che vengono fatti rallentare e, all'occorrenza, anche fermati.
La polizia locale ha emanato due ordinanze per limitare il traffico a pedoni e barche a tutela della viabilità, chiudendo in via temporanea alcuni tratti e stabilendo sensi unici, soprattutto nella zona di Sant'Agostino e San Giacomo dall'Orio, i campi più vicini alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, dove si tiene il G7.
Anche la raccolta porta a porta dei rifiuti è stata limitata alle prime ore del mattino. Sono centinaia gli agenti di polizia a garantire lo svolgimento delle sessioni, in programma dalle ore 14.00 di oggi fino alle 14.00 di domani. Alle ore 17.00 di oggi è prevista una manifestazione dei centri sociali del Nordest con concentramento alla stazione ferroviaria di Santa Lucia.
L’avvio dei lavori
Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha accolto in laguna i colleghi degli Stati Uniti, Merrick Garland, Francia, Eric Dupond-Moretti, Germania, Marco Buschmann, Regno Unito, Alex Chalk, Canada, Arif Virani, e Giappone, Hiroaki Kadoyama. Alla riunione ministeriale si unisce anche Vera Jurova, vice Presidente della Commissione europea, Ghada Waly, direttrice esecutiva dell’ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine – Unodc. Il ministro ucraino Denys Maluiska e il procuratore generale Andriy Kostin saranno presenti alla sessione dedicata al loro Paese.
Tra i principali dossier sul tavolo del terzo G7 Giustizia, dopo quelli di Berlino e Tokio, la situazione in Ucraina, tra attività già avviate e nuove prospettive, per il consolidamento delle istituzioni democratiche ed evitare ogni rischio di gestione illegale dei fondi destinati alla ricostruzione post-bellica; la lotta alla corruzione internazionale; il contrasto al traffico internazionale di droghe sintetiche, come il fentanyl, la cui diffusione rappresenta una crescente emergenza globale. Un altro focus sarà dedicato alla tratta di esseri umani, nella prospettiva di dare attuazione alla Convenzione di Palermo. Si discuterà di lotta a ogni forma di crimine organizzato, ma anche delle sfide dell’intelligenza artificiale e della difesa dello stato di diritto.
Il Guardasigilli, dopo la cerimonia di benvenuto presso il cortile della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, alle 15 ha avviato i lavori della riunione ministeriale. In programma oggi le prime due sessioni: ‘Il nostro impegno per l’Ucraina’ e ‘Cooperazione sulle sfide della giustizia globale e creazione del Venice Justice Group”.
Lo striscione contro i paradisi fiscali
Due signore hanno appeso, dalle finestre di una casa a Venezia, uno striscione contro i paradisi fiscali. L'occasione per la protesta è stata data dalla presenza dei ministri della giustizia per il G7, aperto stamane dal ministro Carlo Nordio.

Su un telo bianco è stato scritto, in nero, "Non può esserci giustizia senza condivisione sociale economica ambientale, a quando l'abolizione dei paradisi fiscali?”.
La posizione della casa è tale da aver costretto di passare sotto allo striscione i ministri che entravano, ricevuti da Nordio, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista dove si tiene fino a domani10 maggio il G7 della giustizia.
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