Crisi in strada, muore d’infarto a 12 anni
Tragedia a Borbiago di Mira. Per quasi due ore i sanitari hanno tentato di rianimare Najib, le manovre proseguite anche durante la corsa in ambulanza

Un attacco cardiaco, un bambino di soli 12 anni morto nonostante i soccorsi immediati. Mercoledì sera, a Borbiago di Mira, si è consumata la tragedia che è costata la vita a Najib Saib, di origini straniere, colpito da infarto mentre era a passeggio con la madre.
I due stavano camminando per la strada, il marciapiede di via Giovanni XXIII è quello dove si apre anche il portone del loro condominio. Quando Najib è crollato a terra, però, la donna non ha cercato rifugio nell’appartamento: ha raccolto il figlio e ha chiesto aiuto oltre le porte automatiche della farmacia Zambon, poco più di cento metri di distanza dal suo campanello.
Erano le 16.44 quando il 118 ha ricevuto la chiamata d’emergenza, alle 18.20 i sanitari hanno dovuto arrendersi e dichiarare la morte del ragazzino, dopo due ore di tentativi disperati di rianimarlo, prima in farmacia, quindi in ambulanza, infine al pronto soccorso di Dolo.
La telefonata al Suem è partita proprio dal personale della farmacia: i soccorritori sono arrivati in pochi minuti e, con loro, anche i carabinieri della compagnia di Mestre, che poi hanno scortato i mezzi del 118 anche nella loro corsa verso il punto di primo intervento.
A spiegare cosa è successo è direttamente una nota dell’Usl 3: «Alla chiamata che parlava di un minore in arresto cardiaco l’ambulanza e l’auto medica sono partite immediatamente dall’ospedale più vicino, quello di Dolo, come da protocollo. Si sono protratti a lungo i tentativi di rianimazione sul posto da parte dei sanitari, che hanno continuato le manovre cardiopolmonari anche durante il trasporto in ambulanza e dopo l’arrivo al più vicino pronto soccorso. I medici hanno purtroppo dovuto constatare il decesso del minore alle 18.20. L’Usl 3 Serenissima si stringe ai familiari nel dolore per questa improvvisa e drammatica perdita».
La morte del ragazzino ha sconvolto tutto il paese di Borbiago, dove la famiglia di origini ghanesi era ormai ben integrata. Najib frequentava la scuola media Francesco Petrarca, proprio nella frazione di Mira, e aveva altri quattro fra fratelli e sorelle.
Viveva in un palazzo nel centro della frazione, a un centinaio di metri dalla farmacia e poco distante dalla gelateria.
«È stato un momento terribile, non ci sono parole per descrivere il dolore per quello a cui abbiamo assistito», dicono le dipendenti della farmacia, prima di chiudersi nello stesso rispettoso silenzio che ha scelto di mantenere il titolare, il dottor Paolo Zambon.
Esprime cordoglio alla famiglia colpita dal lutto anche il sindaco di Mira. Marco Dori: «È una tragedia che lascia attoniti. Ci stringiamo intorno alla famiglia per il grandissimo lutto».
In tanti a Borbiago ricordano i genitori come una famiglia ben inserita: il papà lavora come operaio in zona mentre la mamma è casalinga. In paese si sapeva anche che il ragazzino aveva problemi cardiaci per il quale era stato operato.
I funerali del ragazzo saranno fissati nei prossimi giorni. Non si esclude infatti che siano ordinati dalle autorità competenti dei controlli per confermare la causa della morte, anche a fronte delle sue passate difficoltà.
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