Venezia all'Expo di Shangai "Occasione da non perdere"

"Venezia può essere una porta attraverso cui passano interessi di area vasta, che vanno oltre il territorio provinciale, e che sono di propulsione per importanti opportunità economiche che il territorio deve saper cogliere". Ecco cos’è l’Expo di Shanghai per l’assessore Laura Fincato
E’ un invito al mondo imprenditoriale a farsi avanti quello che lancia Laura Fincato, assessore alla pianificazione territoriale, delegata dal sindaco Cacciari a seguire la partecipazione di Venezia al Shanghai World Expo che apre i battenti il 1º maggio 2010 in Cina. Sei mesi di esposizione che sono una opportunità importante per la città e per il mondo economico veneziano e veneto.


Il 22 settembre la Fincato partirà in missione con progettisti e tecnici veneziani per visionare il padiglione che ospiterà Venezia. L’evento è il primo dedicato alle città e lo slogan «Better city, better life» (una città migliore per una vita migliore) aprirà le porte per 184 giorni a 75 milioni di visitatori.


Una occasione che le città di Venezia e Bologna ha deciso di cogliere al volo, mentre Milano si è defilata. «Uno dei temi forti da promuovere è la portualità e la logistica ma anche la riqualificazione ambientale e il recupero delle aree industriali, con la grande sfida su Porto Marghera. Ma saranno in mostra anche i progetti di trasformazione della città storica: e allora abbiamo deciso di puntare sull’Arsenale, sulla Giudecca con lo Stucky. E poi c’è il fronte della ricerca e degli sviluppi tecnologici con il Vega, Parco scientifico e tecnologico.  Si tratta di progetti di trasformazione della città che non sarebbero potuti partire senza il ruolo propulsivo dell’amministrazione pubblica che ha lavorato poi con i privati», ci spiega la Fincato.


Il Comune e gli altri soggetti che fanno parte del comitato Venezia Shangai (comprende Provincia, Regione, Camera di commercio di Venezia, fondazione Venezia, fondazione Venezia 2000, Casinò di Venezia; a presiederlo è il sindaco Cacciari, ndr) possono contare sul sostegno di una settantina tra soggetti pubblici e privati. Save fornirà il catering per pranzi e cene di affari che il padiglione di Venezia ospiterà. La Venis fornirà servizi, altri privati metteranno a disposizione i prodotti del territorio. E così a Shanghai, ci sarà pure uno spazio dove gustare uno spritz a regola d’arte. Due milioni di euro a disposizione, la «cabina di regia» ora al calendario di eventi e gli investitori asiatici per una «animazione economica» che arriva in un momento delicato, con gli effetti negativi della crisi e l’allarme occupazione a Marghera.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia