Venezia 80, Castellitto jr dirige “Enea” e recita con padre e fratello
Scoppia di giovinezza ardente e amicizia granitica “Enea” di Pietro Castellitto, alla sua seconda prova da regista e quarto film italiano in Concorso al Lido, nel quale recita da protagonista insieme al padre Sergio (nella parte di Celeste) e al fratello minore Cesare, ricomponendo sul grande schermo metà della sua folta famiglia reale.
Il film, che arriva dopo “I predatori” con cui Castellitto jr vinse nel 2020 il Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, è una sorta di Grande bruttezza, come l’aveva definito il direttore Alberto Barbera; bruttezza non esteriore, perché i protagonisti sono tutti belli, vivono in case ben arredate, vanno a feste con le cubiste alte due metri, frequentano i circoli sportivi giusti.
Epperò dietro la vernice della borghesia romana, i ristoranti alla moda, dietro quelli che potrebbero essere bravi ragazzi probabilmente annoiati, ci sono Enea e l’amico di sempre, Valentino, pilota (sullo schermo Giorgio Quarzo Guarascio), così desiderosi di esserci da inventarsi una guerra nel sottobosco criminale della capitale alla quale prendere parte né per soldi né per potere, bensì per sentirsi vivi.
«È il bisogno di avvertire dentro di sé il movimento della vita a muovere le scelte del protagonista» spiega il regista in conferenza stampa «Enea è un eroe romantico, il disagio che vive, il desiderio di sentirsi libero, è trasversale a tutti i giovani, in qualsiasi famiglia o città. Cerca un mondo nel quale esistono ancora i baci e per fare questo, insieme a Valentino, è disposto a tutto. Tra i due ragazzi c’è sicuramente un legame fortissimo che sconfina nell’amore».
E dentro la giovinezza c’è già il germe della malinconia, la nostalgia per l’estate che finisce, il linea d’ombra che prima o poi bisognerà oltrepassare, accompagnati da “Spiagge” e “Maledetta primavera” suonati a palla, e indicatori dei primi ripianti dell’età adulta.
Red carpet ben affollato, dal cast del film (nella sale dal 25 gennaio) che conta anche Benedetta Porcaroli in abito lungo rosso e zeppa d’oro, Chiara Noschese (madre di Enea sullo schermo), Giorgio Montanini, Adamo Dionisi e Matteo Branciamore, a Georgina Rodriguez, Anna Falchi, Luca Guadagnino. «Com’è stato dirigere mio padre?» dice ancora Castellitto «ho provato in tutti i modi a non fare un film con lui, ma nessuno avrebbe potuto fare la parte di Celeste, tranne forse Adam Driver».
Castellito a Venezia
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