Veneto come Catalogna? Pd e Idv critici"Un passo verso la secessione"

La proposta di statuto di Luca Zaia bocciata da Pd e Italia dei Valori. Perplessità anche dai "finiani" di Futuro e libertà per l'Italia.
Il titolo della Padania sullo statuto di Zaia
Il titolo della Padania sullo statuto di Zaia
VENEZIA. Veneto come la Catalogna. L'accostamento lo aveva fatto il governatore Luca Zaia e infatti la bozza del nuovo statuto della Regione, firmata da Lega e Pdl, va nella direzione di una maggiore autonomia dallo Stato centrale come ottenuto in Spagna dagli autonomisti catalani.


La proposta di modifica non incontra però i favori di parte del centrodestra e dell'opposizione, in particolare per il comma 4 dell'articolo 6 quando prevede che "la Regione si adoperi in particolar modo a favore di tutti coloro che dimostrano un particolare legame con il territorio". In sintesi, una corsia preferenziale per i veneti che potrebbe esplicarsi in vantaggi nelle graduatorie regionali. Norma che Fli definisce "irragionevole", l'Udc etichetta come "parole al vento" mentre per il Pd è "strumentale per distogliere dalla crisi" e per l'Idv è "razzista e secessionista".


La bozza del nuovo statuto è un testo di 56 articoli che a meno di sorprese dovrebbe essere approvato entro marzo del 2011. Il punto dolente è quello della 'corsia preferenziale'. E' una norma "inconsistente" secondo Benedetto Della Vedova, vicepresidente dei deputati di Fli: "Cosa significa 'un legame particolare'?" sottolinea.  Il timore è che questa norma possa preludere a vantaggi per i veneti, ad esempio, nelle graduatorie per l'insegnamento. "Se qualcuno pensa di arrivare a quel punto, fa un grosso errore - sottolinea Della Vedova - Importante è che gli insegnanti siano i migliori e non da dove arrivano".


Contro lo statuto si schiera anche il Pd. "Il caso è stato creato ad arte - sottolinea Davide Zoggia - per non parlare della crisi occupazionale e delle tante, troppo imprese, che chiudono per non riaprire".


Critico Antonio De Poli dell'Udc: "I principi fortemente autonomisti enunciati in quella bozza nel migliore dei casi rimarranno parole al vento - spiega - nel peggiore dei casi, se attuati, rischiano di creare forti discriminazioni fra cittadini italiani. Zaia si batta piuttosto per modificare i tagli a Comuni e Regioni inseriti nella manovra finanziaria di luglio".


Ancora più dura l'Idv. "E' un primo passo verso la secessione - afferma il portavoce Leoluca Orlando - La proposta è una sciocchezza, un insulto all'unità del Paese".

Immediata la replica del presidente della Regione, Luca Zaia: "Siamo a uno spartiacque cruciale nella storia del Veneto - rimarca - Con la proposta di Statuto abbiamo l'occasione di dare al popolo veneto la sua Carta fondamentale e di fare della nostra regione un avamposto di modernità che abbia come suo faro illuminante il federalismo". "Si tratta di un passo importante - aggiunge - per compiere quel cambio di marcia che avvii una nuova stagione di riforme".


La Padania invece celebra la bozza di statuto: "Verso l'autonomia. La 'Costituzione' del Veneto in dirittura d'arrivo", titola in prima pagina il quotidiano leghista che mette in risalto 15 punti della bozza, rimarcando "il rafforzamento in senso federale dell'autonomia del Veneto".

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