Urbanistica, tutto da rifare

Il vicepresidente di Ca’ Corner rivela le mosse della futura giunta. «Con la Lega rapporti ottimi»
Mario Dalla Tor
Mario Dalla Tor
Aveva dato battaglia dagli scranni dell’opposizione al piano urbanistico provinciale e adesso Mario Dalla Tor, vice di Francesca Zaccariotto, assicura che «sarà modificato visto che l’iter è bloccato per una osservazione dimenticata in un ufficio». Da ieri è lui il reggente di Ca’ Corner.


Di lui Francesca Zaccariotto, da ieri in ferie, ha detto: «Nessuno più di Mario Dalla Tor merita questo incarico. Non solo perché è un amministratore esperto e capace ma soprattutto perché è un gentiluomo». L’ex capogruppo di Fi a Ca’ Corner ora guida la Provincia. Mario Dalla Tor, classe 1956, coordinatore provinciale Pdl ed ex sindaco di Marcon, ieri mattina era al posto di comando, per il primo giorno da reggente dell’amministrazione di centrodestra.

«La presidente rientrerà dalle ferie il 6 luglio. Fino all’8 luglio non ci saranno novità sul fronte della giunta. Gli assessori saranno 12. Due proverranno dall’Udc. Il resto di Pdl e Lega Nord. I nomi? Tutti quelli che parlano in questi giorni non hanno titolo. Il primo Consiglio provinciale ci sarà il 14 luglio».


Il giorno della presa della Bastiglia. In omaggio alla vostra vittoria?
«E’ stato un successo elettorale e sono d’accordo con Marturano che dice che ha vinto la coalizione che ha presentato un candidato all’altezza, non lo ha lasciato solo, come è successo per Zoggia, ed ha lavorato pancia a terra».


Voi parlare di buon governo della Provincia.
«Bisogna rispondere alle esigenze del territorio, far marciare il progresso, intervenire su lavoro, caccia, pesca in sinergia con gli altri enti. Ridurre gi sprechi e velocizzare le risposte come in una azienda».


Ma il presidente sarà a metà tempo.
«Né i cittadini di San Donà, né quelli della Provincia se ne accorgeranno: con le nostre squadre non si perderà un secondo».


Sarà scontro con la giunta di Massimo Cacciari?
«Siamo per il dialogo con tutti e 44 i Comuni, capoluogo compreso. Con Cacciari ci sarà collaborazione e comunanza di vedute su molti temi. Se ci saranno differenze, lo vedremo».


Come va con la Lega? E la richiesta di Chioggia di avere un assessore Pdl mette a rischio i 2 assessori Udc?
«Con la Lega i rapporti sono ottimi. Siamo alleati, ma anche un pochino concorrenti, quando serve. Caso Chioggia: tutte le zone della Provincia saranno garantite dalla coalizione. Con quale sigla di partito vedremo. E la presidente rispetterà il patto con l’Udc».


La chimica. I sindacati criticano la presidente.
«Ci confronteremo con tutti. Dovremo gestire la emergenza dell’immediato ma anche guardare al futuro, trovare una vera via d’uscita con coraggio. Io sono un ex sindacalista: tutto si trasforma, anche le produzioni. Vedremo se servirà un commissario o meno, ma per Porto Marghera occorre anzitutto aver chiaro che futuro vogliamo».


In campagna avete detto di voler cambiare il Piano urbanistico. Lo potete fare?
«Le spiego una cosa: l’iter del piano è bloccato perché una osservazione non è stata valutata in Consiglio, visto che si era persa in qualche ufficio e quindi l’iter in Regione è bloccato. Questo la precedente maggioranza lo ha taciuto. Ecco, il piano deve tornare in Consiglio provinciale e sarà l’occasione per modificarlo, riaprendo i termini per le osservazioni. Valuteremo come fare con il presidente».

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