Un test da brivido, a settembre inaugurazione per Capodanno

Vento: «Allentati i tiranti si scaricheranno 1500 tonnellate per riva»
«Sarà pronto per Natale: entro la fine dell'anno tutti potranno attraversare il Quarto Ponte». L'ingegnere Salvatore Vento - responsabile della Direzione Lavori pubblici del Comune e responsabile unico del procedimento - è sicuro: il 2008 inizierà portando in dote alla città il nuovo ponte sul Canal Grande. Ma la strada è ancora lunga e, soprattutto, c'è un passaggio strategico, ancora da superare: di quelli da tenere le dita incrociate.

«A metà settembre, ultimate le saldature», spiega Vento, «allenteremo poco alla volta i "trefoli", i fasci di funi d'acciaio che sino ad allora terranno compatta l'arcata centrale del ponte. A quel punto, la struttura scaricherà su ognuna delle due rive un peso pari a 1500 tonnellate per parte: sarà un momento molto delicato. Ci aspettiamo un aggiustamento, fino a un paio di centimetri per parte, compensati da 6 martinetti idraulici - per sponda - che abbiamo già intallato. Per materiali e fattura il Quarto Ponte è destinato a subire assestamenti, adeguamenti al caldo e al freddo: per questo sarà seguito con un attento monitoraggio e sono già stati posati i sensori necessari».

Intanto, si inizia da oggi a lavorare sulla struttura, per coprirla con tavolati e reti: in questo modo si potrà procedere con le saldature necessarie, senza dover bloccare la circolazione acquea, che proseguirà regolarmente.
In primo luogo, si tratta di unire realmente l'arcata centrale ai due conci laterali, oggi separati di una spanna, una ventina di centimetri per parte.

«Al momento, la passerella centrale è stata allineata con le spalle, ma dal punto di vista statico è come se non ci fosse, perché poggia sui due castelletti», spiega il direttore dei lavori, l'ingegnere Roberto Casarin, l'uomo delle emergenze (è stato anche commissario straordinario all'escavo dei canali portuali) subentrato al pensionato Roberto Scibilia, «si procederà saldando nelle parti mancanti "archi tubolari", tronchetti che serviranno a definire una struttura uniforme e continua. Verso il 10 settembre si molleranno i tiranti e si metterà in tensione il ponte: se ci saranno spostamenti delle fondamenta, saranno compensati dai martinetti, ma - ovviamente - dovremo poi intervenire saldando alcuni "anelli" di acciaio. Le operazioni di varo e posa in opera sono state perfette: c'è stato solo qualche rallentamento per difficoltà di allineare il ponte con la spalla lato Ferrovia».

Completate a metà settembre le operazioni fondamentali, con relativi assestamenti, si potrà passare all'ultima fase: la «vestizione» del ponte con le balaustre in cristallo e i gradini di vetro realizzati dalla francese Saint Gobain. A Bilbao dovettero correre rapidamente ai ripari, perché sul ponte acciaio-vetro disegnato da Calatrava i passanti scivolavano ad ogni condensa d'umidità: «Saranno con una superficie ruvida, assolutamente antiscivolo», assicura l'assessora Mara Rumiz. La corsia centrale del ponte sarà in trachite, la stessa pietra dei masegni veneziani, mentre l'alzata dei gradini e il raccordo delle balaustre sarà in pietra d'Istria. Completato l'allestimento - sul lato rivolto al Ponte della Libertà - sarà agganciata la rotaia sulla quale scorrerà l'«ovetto» d'acciaio e vetro che permetterà anche alle persone con difficoltà motorie di attraversate il Quarto Ponte, per quanto l'attraversamento durerà probabilmente di più che con un semplice traghetto con un mezzo Actv, tanto più che non è prevista la possibilità di scendere in cima al ponte. Quindi il collaudo e - forse con i fuochi di Capodanno - l'apertura.

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