Un anno dopo la strage di Mestre: il cavalcavia sarà presto in sicurezza
I lavori per le nuove barriere saranno completati entro il mese di aprile. L’assessore Zaccariotto: «Si sta ora lavorando nell’area, lato Ferrovia, dove è avvenuta la tragedia»
Mentre si piangono le vittime dello schianto di un anno fa del bus de “La linea” dal cavalcavia superiore di Mestre, i lavori di messa in sicurezza procedono.
Facciamo il punto con l’assessore Francesca Zaccariotto che nelle scorse settimane ha ricevuto oltre alla delega dei Lavori pubblici anche la partita della Mobilità e della viabilità in terraferma che era dell’ex collega Renato Boraso, finito in carcere per l’inchiesta “Palude”. Tocca a lei quindi aggiornare sui cantieri che erano partiti il 28 agosto 2023, pochi giorni prima della tragedia.
«Il tratto dei lavori verso la tangenziale è ultimato. E si sta ora lavorando nell’area, lato Ferrovia, dove è avvenuta la tragedia. Poi si dovrà intervenire nell’area del piazzale tra Mestre e Marghera. Ovviamente anche questo è un intervento che richiede attenzione da parte dell’impresa ma anche la massima collaborazione dell’utenza perché si tratta di una zona interessata da un traffico imponente e lavorare qui significa mettere in conto possibili rallentamenti nelle ore di punta. Ma mi aspetto che la cittadinanza comprenda. Il cantiere, che vale complessivamente otto milioni di euro» spiega l’assessore Zaccariotto, «ha l’obiettivo di rifare completamente il sistema dei guard rail» sul grande cavalcavia Superiore, «operazione che va preceduta dal rifacimento delle solette in calcestruzzo del cavalcavia in abbinata ad interventi di miglioramento della staticità del manufatto per gli adempimenti alla normativa anti-sismica».
In queste settimane si sta lavorando proprio nella zona della tragedia, dopo il dissequestro dell’area dell’incidente avvenuto il 21 giugno del 2024, pochi mesi fa.
«Gli operai sono al lavoro nella zona della tragedia di un anno fa. I lavori procedono e ci vorrà qualche settimana per terminarli ma tanto altro resta da fare nei prossimi mesi fino ad aprile del 2025, quando è prevista la fine delle lavorazioni. Siamo ora nella zona più critica, quella dell’incidente che ha scosso tutti e lo sappiamo che si tratta di lavori importanti. Ovviamente si crea disagio ma sono lavori necessari per mettere in sicurezza una viabilità tanto strategica» precisa la assessora di Fratelli d’Italia, che ha ereditato i dossier che erano di Boraso.
La notte della tragedia del bus proprio l’ex assessore Boraso fu tra i primi ad arrivare sotto il cavalcavia e fu sempre lui a sollecitare una serie di doverose verifiche sui bus della società La Linea, entrando anche in polemica con l’azienda.
La tragedia del bus di Mestre ha evidenziato la “fragilità” del principale accesso alla città che collega Venezia, Marghera e la tangenziale all’ingresso a Mestre. Quelle barriere laterali in più di 50 anni non erano state sostituite su un manufatto che, avevano scritto i tecnici nei progetti partiti qualche settimana prima dalla tragedia, non era «mai stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria e rinforzo strutturale successivi alla sua realizzazione».
In più, giusto in corrispondenza di dove è volato l’autobus, c’era un varco legato a un passaggio pedonale risalente a diversi anni fa. Tutti elementi cui la magistratura sta cercando di dare spiegazione, servendosi di una serie di perizie affidate a consulenti esperti.
Ora, finalmente, sono in via di realizzazione i nuovi guardrail, di ultima generazione, sul cavalcavia che è il collegamento con tangenziale e autostrade, dopo il rinforzo di piloni e sponde, datati 1967. Lavori affidati alle ditte Cadore asfalti e Celegato srl.
Ma è tutta la “porta” di ingresso a Mestre che necessita di cure: la CM infrastrutture srl di Campolongo si è vista assegnare i lavori da circa 400 mila euro per la messa in sicurezza del cavalcavia di Corso del Popolo. Struttura che sul lato ferrovia risale agli anni Trenta mentre, lato palazzo dei sindacati, risale agli anni Sessanta.
Il progetto, redatto dalla Boaretto e associati, anche qui, aveva messo in guardia: il «cavalcaferrovia anni ’30 manca di un efficace presidio laterale contro la fuoriuscita dei mezzi dalla carreggiata in caso di sbandamento, presidio di cui invece è dotato il cavalcaferrovia anni ’60, i cui margini laterali sono confinati da guardrail continuo».
Anche qui devono arrivare i nuovi new Jersey. E sul tratto di via della Libertà, escluso il tratto rifatto ex novo, tra via Torino e Fincantieri per i lavori della nuova viabilità finanziata con 17 milioni dal Mise, serve un rinforzo delle barriere, degradate.
Il cavalcavia di San Giuliano, datato anni Cinquanta, e rafforzato con i lavori del tram per Venezia, ha visto nei mesi scorsi i primi cantieri di manutenzione straordinaria per correggere una decina di difetti emersi.
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