Umberto I, sì alle torri ma con il mega-park

Arrivato l’atteso parere, con prescrizioni, della Salvaguardia. Attenzione alla viabilità e rispetto delle norme urbanistiche regionali. Quindi i 900 posti auto, previsti dal piano, vanno realizzati
VENEZIA Torri all’Umberto I, ieri è arrivato l’atteso parere, con prescrizioni, della Salvaguardia. Per la convenzione tra Comune e privati si va ora ad un voto al fotofinish in Consiglio comunale, previsto nelle giornate tra l’8 e il 10 febbraio, ultimo giorno prima dello stop amministrativo. Attenzione alla viabilità e il rispetto delle norme urbanistiche regionali che non consentono la monetizzazione di standard primari.


Quindi i 900 posti auto, previsti dal piano delle tre torri all’Umberto I, vanno tutti realizzati. Con solo tre astensioni, la commissione di Salvaguardia ieri ha dato il proprio parere favorevole, con prescrizioni, alla convenzione tra Comune e privati (la società Il Rovere e la Dng) per la realizzazione dell’intervento edilizio nell’ex ospedale Umberto I. Un piano da 200 milioni di euro che in queste settimane ha rischiato di non arrivare al voto del Consiglio comunale, per la pausa di riflessione voluta dalla Salvaguardia, entro il 10 febbraio, termine ultimo prima dello stop all’attività amministrativa. Alla fine il parere della commissione è arrivato ieri come promesso alla giunta Cacciari la scorsa settimana. Positivo con prescrizioni, conferma l’assessore all’Urbanistica del Comune Gianfranco Vecchiato.


Ora il presidente della commissione Urbanistica comunale, Saverio Centenaro, attende di avere in mano la copia (che già ieri sera sarebbe stata trasmessa in Comune) per convocare lunedì o al massimo martedì l’organismo per l’esame della convenzione. Alla fine per un intervento che va a modificare un pezzo rilevante del centro di Mestre, la votazione in Consiglio comunale sarà comunque al fotofinish. Il Consiglio comunale, dopo la maratona del bilancio, che sarà approvato il 1º febbraio, si riunirà nelle giornate del 8, 9 e 10 febbraio per la maratona del voto di decine di delibere che rischiano il blocco.


Di conseguenza, ammette l’assessore Vecchiato, l’approvazione della convenzione per l’ex Umberto I dovrebbe esserci in una di queste tre giornate, all’ultimo momento utile prima dello stop all’attività amministrativa. I privati ieri hanno tirato un sospiro di sollievo, perché senza il parere della commissione di Salvaguardia la convenzione non poteva arrivare al voto del Consiglio comunale (quello dei commissari regionali è un parere obbligatorio ma non vincolante) e di conseguenza molti contratti, in particolare quelli con gli istituti bancari finanziatori dell’operazione immobiliare non potevano essere firmati. «Tiriamo un sospiro di sollievo dopo un mese di preoccupazione - spiega l’ingegnere Flavio Zuanier della Dng - Ora confidiamo nel Consiglio comunale».

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