Tutta la Chiesa veneziana si è mobilitata

VENEZIA. Il mondo cattolico si mobilita per la Siria. La Chiesa di Venezia ha raccolto l’appello lanciato da Papa Francesco, che ha indetto per oggi una “giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero”.
Con un’apposita lettera il Patriarca Francesco MOraglia ha chiesto che “in tutte le chiese, rettorie e parrocchie del Patriarcato, si tengano, nei modi ritenuti più idonei, momenti di preghiera coinvolgendo il maggior numero di fedeli.
«La preghiera è la grande risorsa del cristiano», ha scritto il capo della Chiesa veneziana, «il modo in cui sa di poter fattivamente intervenire nelle vicende umane, quando altre forme di persuasione sono impotenti a convincere le menti e i cuori. Tutta la Chiesa che è in Venezia si riconosce nelle parole di Papa Francesco, nella convinzione che “guerra chiama guerra”. La Beata Vergine Maria, Regina della Pace, sostenga la nostra preghiera e il digiuno».
Il Patriarca Morgalia si trova a Roma (fino a domani) per il Pellegrinaggio diocesano dell’Anno della Fede con 500 veneziani, con loro ha promesso che pregherà a San Pietro, assieme al Santo Padre.
Oggi alle 21 nel Duomo di San Lorenzo, a Mestre, avrà luogo una veglia di preghiera per la pace, curata dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali.
«A questo gesto unitario», sottolinea il vicario generale don Angelo Pagan, «sono invitati tutti, in particolare gli aderenti alle associazioni e ai movimenti ecclesiale e quanti, dalle comunità parrocchiali e religiose, desiderassero vivere insieme questo speciale momento di preghiera».
Anche Pax Christi invita alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, annunciando che parteciperà alla preghiera nella chiesa di San Lorenzo. «Ormai è chiaro», scrive Pax Christi, «la guerra non risolve nessun problema. In compenso fa mattanza tra i civili e semina odio. Tutte le precedenti edizioni, dall’Iraq al Kosovo, passando per l’Afganistan, sono fallite. Si chiami come si vuole, guerra preventiva, guerra umanitaria, ora guerra lampo. Il mondo, più che di una nuova guerra, ha bisogno di un Onu che funzioni».
Sempre oggi, dalle 19, si terrà di fronte al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia un flash mob contro il conflitto siriano e a sostegno della lotta nonviolenta promosso dal Centro Pace del Comune e dal Gruppo Studenti Ca' Foscari.
Nel frattempo la Cgil di Venezia ha chiesto a tutti i propri iscritti e a tutte le sue strutture a partire da sabato, di dare testimonianza del proprio impegno in favore della pace e contro la guerra esponendo la bandiera della pace in tutte le abitazioni, le sedi e in tutte le iniziative pubbliche.
Marta Artico
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