Trovata acqua dolce sotto la laguna

Lo studio condotto con onde elettromagnetiche inviate da un elicottero ha rilevato ampie riserve idriche a una profondità variabile fra i 100 e i 400 metri. La straordinaria ricerca, già pubblicata su diverse riviste scientifiche, è stata presentata in un seminario svoltosi a Pisa
VENEZIA.
C'è acqua dolce sotto la laguna. E' il risultato di una ricerca condotta con elicotteri dotati di apparati per l'invio di onde elettromagnetiche che sono in grado di mappare le risorse idriche e idrogeologiche in profondità, su larga scala, ad alta risoluzione e a costi relativamente contenuti. Lo studio, già pubblicato su riviste scientifiche, è stato presentato in un seminario svoltosi ieri a Pisa.


Questa tecnologia, è stato ricordato, trova larga applicazione in Australia e Canada già da alcuni anni, ma è scarsamente conosciuta nel sud dell'Europa. Una delle prime prove sul campo si è avuta proprio sulla laguna di Venezia. «Abbiamo potuto distinguere accuratamente - ha spiegato Andrea Viezzoli, della Aarhus Geophy - le diverse caratteristiche idrologiche sia al di sotto della laguna che del terreno agricolo accanto ad essa. Gli aspetti idrologici rilevati sono, per esempio, l'estensione dell'intrusione dell'acqua salata nella falda acquifera costiera e la transizione tra la parte superiore dei sedimenti saturi di acqua salata e i sedimenti sottostanti sotterranei di acqua dolce sul fondo della laguna, e le aree di probabile scarico delle acque o gas sottomarini.


Queste informazioni - continua Viezzoli - sarebbero state di difficile acquisizione con i classici metodi invasivi (carotaggi) e possono diventare fondamentali per pianificare futuri interventi sulla laguna. Se ci sarà l'interesse delle istituzioni a visionare i nostri risultati, il grado di conoscenza di questo ambiente unico al mondo si accrescerà e si potranno assumere decisioni importanti dal punto di vista infrastrutturale o nella gestione delle attività ittiche senza danneggiarlo».


Nel corso del seminario è stato sottolineato che, grazie all'elettromagnetismo da elicottero, è possibile indagare senza accedere ai siti, e quindi senza dover chiedere eventuali permessi ai proprietari privati. Il parametro fisico misurato direttamente è la conducibilità elettrica, cui corrispondono le diverse unità idrogeologiche. A seconda dei vari sistemi, la profondità di indagine varia da circa cento a 300-400 metri.
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