Tre vittime, resta il blocco sull'A4
Serenissima: caos e disagi. La Polstrada: evitate Vicenza e Verona

Caldogno sott’acqua: il paese vicentino, dove risiede Roby Baggio, è stato quasi completamente sfollato
VENEZIA.
La valanga d'acqua precipitata sul Veneto rende critica la circolazione lungo autostrade e grandi arterie regionali. Sull'A4 Serenissima permane la chiusura obbligatoria a Montecchio per chi proviene da Venezia e a Verona Est per chi arriva da Milano. Problematico l'accesso alle deviazioni indicate - Lonigo-Cologna Veneta-Soave con rientro in A4, in direzione Milano; A22 del Brennero in direzione Modena e A13 Bologna-Padova per chi viaggia in senso opposto - con rallentamenti e code che in serata hanno raggiunto i cinque chilometri. Nessuna certezza circa la riapertura delle corsie.
Così, a chi intendesse recarsi nelle zone del Vicentino e del Veronese, la Polstrada rivolge un unico suggerimento: evitare di mettersi in viaggio. Luci e ombre sul fronte ferroviario: riattivate le linee Vicenza-Schio e Vicenza-Treviso (bloccate per l'intera giornata di lunedì), la circolazione dei treni tra Motta di Livenza e Portogruaro è stata sospesa dal prefetto di Treviso dopo i rilievi, allarmanti, sullo stato del fiume Livenza; le Ferrovie annunciano servizi sostitutivi per i passeggeri.
VITTIME E DISPERSI.
Il bilancio più drammatico della giornata si apre con la morte di una ragazza di trent'anni sulla tangenziale della Cisa che collega San Pietro e Verona nord; in mattinata, al volante di una Toyota Yaris, la giovane ha perso il controllo in un tratto invaso dall'acqua: dopo una serie di testacoda, l'auto è piombata contro il guard rail e si è rovesciata; è morta sul colpo. E' affogato nel Po, invece, un pensionato rodigino di 82 anni: Rino Cecchinato armeggiava sulla sua barca fra Guarda Veneta e Polesella, quando un'ondata di piena l'ha investito: caduto nel fiume, è stato trascinato via dalla corrente impetuosa. Speranze pressoché nulle, a Cresole di Caldogno, per Giuseppe Spigolon: l'uomo, di 75 anni, è stato sorpreso dall'alluvione nella cantina di casa, sommersa da due metri d'acqua ormai da 48 ore, e neppure i sommozzatori sono riusciti a localizzarlo.
LA MOBILITAZIONE.
400 soldati, altrettanti vigili del fuoco e 1450 volontari di Protezione Civile e Croce Rossa: sono gli uomini impegnati a fronteggiare l'emergenza.
PADOVA ALLAGATA.
Ore di passione nel Padovano, dove il canale Roncajette è straripato a Ponte San Nicolò. La tracimazione del Bacchiglione ha messo in ginocchio la zona sud di Padova mentre la piena del Frassine ha sommerso intere zone di Saletto e Prà di Botte. Chilometri quadrati di territorio ridotti a risaie, duemila persone sfollate, danni ingenti.
ALLARME TREVIGIANO.
Nella Marca, chiuse in via precauzionale le strade provinciali 151 Pedemontana del Cansiglio, 152 Dei Colli Settentrionali (che oggi forse sarà riaperta in senso alternato) e 23 Di Monfumo. Bloccata anche la 119 Di Gorgo lungo il tratto Meduna di Livenza-Mansuè per smottamenti. Il Livenza sta crescendo, in particolare nella zona di Motta, mentre il livello Piave - tuttora a rischio esondazione - sembra stabile. Allerta a Ponte di Piave, Salgareda, Meduna e San Biagio di Callalta; evacuate una serie di abitazioni a Zenson.
LA NONNINA VERONESE.
A 95 anni è stata portata in salvo nel palazzetto dello sport di Monteforte d'Alpone, dove ha trascorso la notte: Maria Tessari è la più anziana tra le centinaia di sfollati della località veronese, la più colpita dall'emergenza. «Ho avuto tantissima paura», racconta la donna «e c'è voluto un bel pò di tempo perché mi calmassi». A testimoniare la desolazione per anni di lavoro andati in fumo in poche ore è il proprietario del Roxy Plaza, l'albergo di Soave devastato dall'alluvione: «Dovremo restare chiusi almeno un anno, siamo disperati. L'hotel da poco era stato completamente rimesso a nuovo, adesso dovremo ricominciare da zero».
CACCIA SOSPESA.
Un decreto, firmato dal governatore Zaia, ha sospeso la caccia alla «fauna stanziale in forma vagante» nelle province di Padova, Treviso, Verona e Vicenza, a partire da oggi e fino a sabato 6 novembre.
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