Tre milioni di euro per potenziare la videosorveglianza in Veneto
Zaia e Piantedosi firmano accordo tra Regione e Viminale. Il ministro: «Previsto un collegamento con una banca dati centralizzata per funzioni consentite nel rispetto della privacy»

È stato siglato lunedì 24 marzo a Venezia, nella sede della Giunta regionale del Veneto, un protocollo d'intesa in materia di sicurezza tra Regione e ministero dell'Interno, alla presenza del presidente, Luca Zaia, e del ministro, Matteo Piantedosi. Tra i firmatari anche la Prefettura di Venezia, e le concessionarie stradali Cav Spa e Veneto Strade.
Nella sostanza, sarà implementata la rete della videosorveglianza, anche con un nuovo strumento collegato alla rete nazionale di controllo delle targhe. «Trecentocinquanta telecamere - ha rilevato Zaia - vigileranno su 600 chilometri di strade che vedono un transito di circa un milione di veicoli. Si vanno a implementare gli strumenti già presenti, anche con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale».
Il ministero dell'Interno finanzia con 3 milioni di euro la prima parte dell'operazione. I nuovi impianti «completeranno la perimetrazione per creare i presupposti delle attività di polizia giudiziaria - ha precisato Piantedosi -. È previsto un collegamento con una banca dati centralizzata per funzioni consentite nel rispetto della privacy. Tutto è fatto con approvazione del Garante».
Il potenziamento del sistema di videosorveglianza è garantito da «soldi sottratti alle attività della criminalità, che finanziano la lotta alla stessa criminalità», ha concluso Piantedosi.
Piantedosi: «Il Cpr c'è già in Albania, lo attiveremo»
I centri per migranti in Albania «non possono diventare Cpr perché il Cpr c'è già, all'interno della struttura polifunzionale» ha sottolineato il ministro dell'Interno. «Quindi per noi - ha aggiunto - si tratta solo di attivare nei tempi più stretti possibili, visto che c'è un tema di recupero di posti disponibili nei Cpr sul territorio nazionale. Questo - ha spiegato Piantedosi - non ne muta la funzione originaria, che è polivalente».
Riguardo alle decisioni della Corte di giustizia europea, Piantedosi ha riferito che «al massimo entro la metà del prossimo anno entrano in vigore i nuovi regolamenti del patto migrazione» e quindi «le nuove regole europee. Quel centro manterrà anche le altre funzioni per il quale è stato previsto. In sintesi, noi contiamo a breve di attivarlo per le funzioni per le quali è stato predisposto, ivi compresa quella del Cpr, che è già prevista all'interno del centro».
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