Torre di Mosto: tracollo Cigana, c’è solo Paludetto

La differenza è di 329 voti. Il neo sindaco: «Basta pensare al museo»
TORRE DI MOSTO.
Camillo Paludetto conquista il palazzo comunale mettendo a tappeto il sindaco uscente Alessandra Cigana (Pd) che rimane indietro di 329 voti. Un tracollo per il centrosinistra e una vittoria netta, fuori da tutte le previsioni almeno fino a due mesi fa quando ancora non si capiva il Pdl da che parte stava, ma che si è fatta sempre più concreta e palpabile nelle ultime battute e ormai certa dopo il risultato delle Regionali. Anche Torre di Mosto è sotto effetto Lega Nord e lo si vede bene dai risultati. La lista «Civica per Torre», appoggiata da Lega Nord, Pdl, Udc e «Uniti per Torre» ha fatto battere il cuore a 1.165 elettori pari al 41,55 per cento dell’elettorato. Minimo lo stacco tra le altre due liste. La lista «Un impegno per il futuro» del sindaco uscente Cigana guadagna 836 voti pari al 29,81 percento, mentre la lista «Nuova Torre» con candidato Giannino Geretto si ferma una manciata di voti sotto con 803 voti ed una percentuale del 28,64. La proclamazione del nuovo sindaco è stata fatta alle 13, ma alle 10 in piazza Indipendenza il clima era già da ribaltone. Il trend era evidente e lo stacco tra Cigana e Paludetto si faceva sempre più ampio. Alle 10.30 il risultato ormai era incontrovertibile. Mancavano i risultati di un solo seggio ma la forbice ormai aveva superato i 200. Per Paludetto scattano già i baci, gli abbracci e le telefonate di congratulazione. Lui non ci crede ancora. Aspetta tranquillo alle scuole elementari. Poi verso mezzogiorno quando ormai la vittoria è certa iniziano i festeggiamenti. Paludetto è emozionato e va al bar da Tino dove alla mattina alle 8 si ferma a bere il caffè per dare la notizia e farsi dare due baci. «Sono molto soddisfatto - commenta sorridente e felice - quando abbiamo iniziato la campagna elettorale non pensavo di vincere, poi negli ultimi giorni sentivo che il consenso alla mia lista era vero e questo mi ha fatto pensare che potevamo farcela». Sicuramente per il centrodestra è una vittoria di squadra. «Cerchiamo di portare a Torre quello che vuole la gente - continua Paludetto - cioè una politica che non sia fatta solo di aiuole e musei del paesaggio ma a favore della gente che ha bisogno di un aiuto, di chi è rimasto senza lavoro e non sa come arrivare a fine mese». Paludetto è anche impegnato come capogruppo consigliare in Provincia ma non per questo vuole trascurare il suo paese ed ha già in mente la prima cosa da fare. «Sono abituato a lavorare 18 ore al giorno - spiega Paludetto - non mi fa certo paura mettermi a servizio del mio paese, e so già cosa fare, prima di tutto voglio prendere in mano la situazione finanziaria, voglio verificare di persona come sono messi i conti del comunali poi procediamo con il resto, i torresani mi vedranno tutte le mattine come ho sempre fatto fino ad ora».

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