Tbc, 110 pazienti sottoposti al test
Infermiere del Civile si ammala, controlli a raffica. L’Asl 12: «Nessun caso positivo»
VENEZIA
. Per tre mesi nessuno ha saputo nulla. I sanitari dei reparti di Igiene pubblica e Malattie infettive hanno lavorato sottotraccia. Cercando e sottoponendo al test della tubercolina 110 persone (malati, pazienti anche da fuori Veneto) venute a contatto con un infermiere dell’ospedale civile che aveva contratto la Tbc. «Nessun caso positivo» tranquillizza l’Asl 12.
utto comincia il 16 giugno scorso. Un infermiere si sente male, viene visitato dai sanitari dell’Asl 12 e gli si diagnostica una forma di tbc bacillifera. Un’infezione contratta quasi certamente all’esterno dell’ospedale, ma tant’è. Nel frattempo l’infermiere ha lavorato nel suo reparto; è venuto in contatto con colleghi e pazienti di altri reparti. L’Igiene pubblica dell’Asl 12 sottopone a una serie di analisi e test prima di tutto la famiglia dell’infermiere, le persone che gli sono state a più stretto e continuo contatto.
La direzione dell’ospedale SS. Giovanni e Paolo e il Dipartimento di Malattie infettive avviano un’indagine epidemiologica su tutti i pazienti transitati nei reparti con cui ha avuto contatti l’infermiere malato. Un lavoro complesso: tutti i contatti dell’infermiere devono essere avvisati. Particolare attenzione viene posta nei confronti dei pazienti immunodepressi, quelli che rischierebbero di più in caso di contagio. Nell’arco di un paio di mesi sono 110 le persone sottoposte a test cutaneo alla tubercolina per verificare l’eventuale positività. L’Asl 12 contatta pazienti (molti dei quali residenti in altre province o addirittura regioni), famigliari di pazienti, colleghi dell’infermiere che potrebbero essere stati contagiati tramite l’inspirazione dei bacilli dalla persona malata attraverso la tosse o gli starnuti.
Nessuno, al momento, sarebbe risultato positivo alla Tbc. Qualcuno tra i pazienti e colleghi dell’infermiere che già si sono sottoposti al test della tubercolina dovrà essere sottoposto a un test aggiuntivo perchè lo screening sia completo. «L’andamento della Tbc, per il momento, segue un trend in linea con i dati degli anni passati - fa sapere la direzione dell’Asl 12 - Una ventina di casi all’anno nei due ospedali di Venezia e Mestre».
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