Sublagunare, promessi i fondi

Per Berlusconi e Galan è un’opera "prioritaria". Firmato a Roma il nuovo elenco delle infrastrutture Ma il progetto ha ancora tante incognite
290 milioni di euro per la sublagunare. Ancora non ci sono, ma il governo si è impegnato a portare al Cipe il nuovo programma delle «Infrastrutture strategiche». Che oltre a Mose, autostrade e raccordi comprende appunto il contestato treno sotto la laguna. La firma tra Berlusconi e la Regione ieri a palazzo Chigi.


Il progetto della sublagunare non è ancora perfezionato. Approvato dalla commissione di Salvaguardia a stretta maggioranza (9 a 6) pur se mancavano pareri fondamentali come quelli dei Vigili del Fuoco (che hanno espresso forti dubbi sulla sicurezza del tracciato) della Soprintendenza e del Magistrato alle Acque. La città non ne ha mai discusso, ma il progetto va avanti a piccoli passi. E adesso il governo promette anche i finanziamenti. «La dimostrazione che credono nel modello di sviluppo veneto», commenta entusiasta l’assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso. «Se hanno trovato i 290 milioni per la sublagunare spero che abbiano trovato anche quelli della Legge Speciale per la manutenzione della città», commenta polemica Mara Rumiz, assessore ai Lavori pubblici del Comune, «è questa la vera emergenza». Ma la grande opera va avanti. Non è ancora inserita nel gruppo di quelle che «partiranno entro il 2013» (articolo 3), tra cui il collegamento ferroviario di superficie con l’aeroporto. Ma è ormai nel programma del Cipe. Al vertice di ieri a Roma hanno partecipato il governatore Galan e l’assessore Chisso, per il governo il premier Berlusconi e i ministri Matteoli, Prestigiacomo e Fitto.


All’ordine del giorno c’era l’Atto aggiuntivo alla conmvenzione tra Stato e Regione del 24 ottobre 2003, quando all’indomani dell’approvazione della Legge Obiettivo si erano messe nero su bianco le grandi opere ritenute prioritarie dal governo Berlusconi. Ieri l’integrazione ha portato ad aggiungere all’elenco anche le nuove autostrade Nogara-Mare, la ferrovia fino a Tessera. E la promessa dei fondi per la sublagunare. Progetto di cui si parla da anni, ancora non definito. La Regione nel suo Piano territoriale ne ha ipotizzato l’allungamento fino al Lido e a Chioggia. Il progetto in discussione, lanciato dalla giunta Costa nel 2002, riguarda però la tratta Tessera Arsenale. Otto chilometri e un costo di 700 milioni di euro (già quasi raddoppiato in pochi anni) per collegare Tessera all’Arsenale con fermate a Murano e fondamente Nuove. Un tubo sotto la laguna con uscite e grandi piazzole in cemento che modificherebbero radicalmente un paesaggio millenario. E soprattutto, osservano i tanti studi critici sull’argomento, nuove orde di turisti che arriverebbero in pochi minuti dall’entroterra. Il progetto di sublagunare è stato definito di «pubblica utilità» da una delibera della giunta Costa, inserito nel Piano delle opere nel 2002. Ma mai discusso in Consiglio comunale e in città. La giunta Cacciari, dopo aver modificato in parte la convenzione, ha deciso di non bloccarne l’iter e ha inviato tutto a Roma, nonostante le tante perplessità anche tecniche. L’ultima quella dei vigili del fuoco, che ricordano come non sia possibile per motivi di sicurezza progettare un solo tubo sotto la laguna. «Ma così i costi raddoppieranno», dice Fernando De Simone, architetto e progettista di metropolitane nel Nord Europa». La sublagunare dovrebbe essere costruita con il sistema del project financing, pagata per metà dallo Stato per il resto da una cordata di imprese con dentro Actv, Mantovani e Sacaim che poi guadagnerebbero con i pedaggi.

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