Sublagunare, mai discusso in Comune

Il progetto non è mai stato visto nè discusso in Consiglio comunale. E' rivolta a Ca’ Loredan
«Qui le briciole e le polemiche. Ma le decisioni importanti vengono prese altrove». Si sfoga così un consigliere di maggioranza, mentre il Consiglio comunale è alle prese con le proteste di tassisti, operatori ortofrutticoli, cittadini dei comitati.


L'ultimo caso che solleva polemiche è quello della sublagunare. Progetto contestato, approvato dalla commissione di Salvaguardia a maggioranza (11 voti a 6) anche se in mancanza di pareri e documenti importanti.


Ma il Consiglio comunale quel progetto non lo ha mai visto né discusso. «E’ una cosa molto grave», dice il segretario comunale del Pd Alessandro Maggioni, «non possiamo tollerare che i progetti vadano avanti senza essere discussi dal Consiglio comunale». Per domani è stata convocata una riunione straordinaria del gruppo Pd di Ca’ Loredan. «E’ un sistema che va fermato», dice Giampietro Capogrosso, della commissione urbanistica comunale. Pesanti critiche al progetto vengono anche da due consiglieri del Pd, Franco Conte e Vittorio Pepe, autori di un dossier sull’argomento inviato l’anno scorso a tutti i consiglieri e mai discusso.


«Bisogna convocare un Consiglio straordinario», propone il senatore del Pd Felice Casson, «il progetto non può essere approvato senza una discussione nel merito del Consiglio comunale e senza che siano risolti i tanti dubbi tecnici».


Fermamente contrari anche i consiglieri dei Verdi Beppe Caccia e di Rifondazione Sebastiano Bonzio. Attendista Alberto Mazzonetto (lega): «Io sono perplesso su questo tracciato se va solo fino all’Arsenale. Ma l’approvazione risale al 2002, ai tempi della giunta Costa. E hanno previsto una penale di 5 milioni di euro se ci si ritira».


C’è fronda nel Pd, e la polemica monta sull’ennesima grande opera pronta a partire prima di essere valutata.


Quasi uno «stop» alla linea della giunta, che sul tema sublagunare non è stata molto decisa. Dopo una modifica alla delibera si è deciso di mandare il progetto a Roma per richiedere i finanziamenti del Cipe. Questo nonostante i dubbi espressi nel merito dal sindaco Massimo Cacciari, che era stato eletto nel 2005 nel segno della «discontinuità». Ma il progetto di sublagunare va avanti, e la Regione propone di allungare il tracciato al Lido e addirittura a Chioggia. Ma adesso si esamina la proposta di project financing (capocordata Actv, con Mantovani e Sacaim) definita dalla giunta Costa nel 2002 di «interesse pubblico». Otto chilometri per risparmiare qualche minuto da Tessera all’Arsenale, 650 milioni di costo (erano 380 nel 2002), di cui circa la metà a carico dello Stato. Tanti dubbi tecnici non ancora chiariti, oltre al’indubbio impatto ambientale delle stazioni in cemento in mezzo alla laguna. E l’assenza di pareri fondamentali come quello della Soprintendenza, dei Vigili del fuoco, dell’Usl e del Magistrato alle Acque.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia