Sublagunare, arriva il primo via libera

Passo avanti del metrò subacqueo fra Tessera, Murano e Arsenale. Il pressing di Ca’ Farsetti e Regione. La Salvaguardia approva, si passa alla progettazione esecutiva
VENEZIA
. E la Sublagunare va. La Commissione di Salvaguardia si è spaccata, ma ha approvato a maggioranza (11 a 7) il progetto preliminare per la realizzazione del metrò subacqueo tra Tessera, Murano e Asenale. Un sì che dà il via libera alla progettazione esecutiva dell’opera.


E proprio al progetto esecutivo la Salvaguardia ha rimandato tutte le integrazioni, oggi mancanti, sia sul piano ambientale, sia della sicurezza, visto che non ci sono ancora, tra gli altri, i pareri della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Venezia, dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda sanitaria locale e del Magistrato alle Acque. I rappresentanti delle due Soprintendenze veneziane hanno votato ieri contro il via libera al progetto, ma decisivo è stato soprattutto il pressing del Comune - con l’assessore alla Mobilità Enrico Mingardi in prima fila e il sindaco Massimo Cacciari dietro le quinte - unito a quello dei rappresentanti di Regione e Magistrato alle Acque a far prevalere a maggioranza la linea del sì. Il parere finale della Salvaguardia fa proprie anche le prescrizioni al progetto - presentato da un gruppo di imprese capeggiato da Actv, Mantovani e Sacaim, Studio Altieri di Vicenza, Save, Net Engineering - già avanzate dalla Commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via) della Regione, ma che anche per essa dovranno essere “sanate” con la progettazione esecutiva.


La Commissione, nel voto finale, ha anche inserito l’indicazione che il tracciato della Sublagunare possa essere esteso anche al Lido, a Cavallino e a Chioggia, per “servire” così tutto il sistema lagunare. Nell’accesa discussione che ha preceduto il voto, è stata «bypassato» anche l’esame di eventuali alternative al metrò subacqueo, come ad esempio il possibile collegamento tra la nuova Smfr che arriverà a Santa Lucia con San Giobbe e di qui con una tratta acquea fino a Tessera. Rimandati all’esecutivo anche i monitoraggi e approfondimenti che riguardano anche gli aspetti idrogeologici, rispetto alle falde freatiche nel sottosuolo lagunare toccato dall’intervento, ma anvche quelli che riguardano l’impatto ambientale e paesaggistico dell’intervento, con la necessità di prevedere periodiche uscite di sicurezza lungo il traccdiato del metrò, che si elevino sopra il livello dell’acqua. Ma anche sotto il profilo della gestione dei flussi turistici e del sistema dei terminal di accesso alla città, ancora largamente incompleto, il progetto preliminare del metrò subacqueo non fornisce, per ora, risposte.


Tutto - gettando, evidentemente, il cuore oltre l’ostacolo - è rimandato al progetto esecutivo, perché ciò che contava, ora, era questo prima via libera, scartando la possibilità di chiedere ora le integrazioni mancanti, prima di decidere. La nuova Sublagunare dovrebbe essere realizzata in in project financing, ma pagata per il 58 per cento dallo Stato e per il 42 dai privati, ed è ferma al Cipe - il Comitato interministeriale per la programmazione economica - in attesa di fondi. Il progetto prevede 14 minuti di percorso per gli otto chilometri da Tessera all’Arsenale, sei stazioni intermedie con piattaforme a Murano e Fondamente Nuove, vagoni capaci di portare 1200 persone l’ora. Anche il quadro economico, che ora prevederebbe un costo di circa 600 milioni di euro - la metà dei quali pubblici - è inevitabilmente destinato a salire, sia perché gli approfondimenti ora mancanti dovranno essere finanziati, sia perché gli aggiustamenti che richiederanno, non saranno certo a costo zero.

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