Speedline, via libera del ministero al piano industriale triennale: ecco cosa prevede

Approvate le linee guida per lo sviluppo dell’azienda del comparto automotive con sede a Santa Maria di Sala per il triennio 2025-2027: previsto tra l’altro l’incremento del personale dagli attuali 250 addetti a 305 entro il prossimo anno, fino a raggiungere i 347 nel 2027

La sede di Speedline a Santa Maria di Sala
La sede di Speedline a Santa Maria di Sala

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha dato il via libera al piano industriale 2025-2027 presentato dai commissari straordinari di Speedline in As.

«Il Piano approvato - ha detto Urso - rappresenta una svolta decisiva per Speedline, storico marchio veneto della componentistica automotive che punta a riconquistare la propria leadership. Con il contributo dei commissari siamo determinati a selezionare investitori solidi, capaci di valorizzare l'eredità del brand e il suo potenziale tecnologico, ponendo al centro la qualità e l'eccellenza che da sempre contraddistinguono i prodotti Speedline».

Grazie all'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, Speedline ha infatti intrapreso un deciso percorso di risanamento. Dopo aver registrato nel 2024 una perdita di 15,8 milioni di euro a fronte di un fatturato di 19,7 milioni, la società ha delineato un piano strategico articolato in quattro principali aree di intervento: mantenimento e sviluppo dei rapporti con clienti di alto profilo, incremento dei volumi nel segmento premium degli OEM europei dell'automotive, rilancio su scala globale dei comparti racing e tuning, nei quali il brand Speedline continua a godere di un forte appeal, e aumento dell'efficienza dei processi industriali.

Il piano industriale prevede nel triennio 2025-2027, una crescita significativa: il numero di ruote vendute passerà da 124.000 nel 2024 a 575.000, con un incremento del fatturato da 17,2 milioni del 2024 a 65,3 milioni, e il ritorno alla redditività con un Ebitda 2027 positivo del +2,7%.

Dal punto di vista occupazionale, il piano prevede un incremento del personale dagli attuali 250 addetti a 305 entro il prossimo anno, fino a raggiungere i 347 l'anno successivo, accompagnando l'ingresso delle nuove risorse con un significativo recupero della produttività, stimato in un +78,3% nell'arco del triennio.

In parallelo, proseguono gli accertamenti legali in merito alle condotte del Gruppo Ronal e del fondo Callista con l'indagine di situazioni eclatanti di illegittimità e di elevato danno da risarcire.

«Riteniamo sia un’ottima notizia. Sicuramente è un piano di programma ambizioso, che abbraccia sia la storia della Speedline, facendo tesoro delle competenze e delle conoscenze che ne hanno caratterizzato i successi ma, guardando al futuro, con l’obiettivo di potenziare tutte quelle aree industriali fino ad oggi solo marginalmente esplorate», dice il segretario generale della Fim Cisl Venezia, Matteo Masiero, «Più di ogni altra cosa, è fondamentale perché finalmente possiamo dare una speranza concreta a tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno sempre creduto nel rilancio della fabbrica e nelle potenzialità industriali del nostro territorio. Avremmo un periodo difficile di fronte a noi per provare a dare seguito a quanto presentato dai commissari ma come è stato in tutta la vertenza Speedline la complessità non ci spaventa, sarà sicuramente complicato e ci vorrà costanza e attenzione per riuscire a raggiungere l’obiettivo di rinascita del sito».

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