Soprintendenza al Polo Museale, Sgarbi lascia Venezia: "Aspettativa, anzi no, ferie"

Il sovrintendente prima annuncia di andare in aspettativa per evitare ulteriori rilievi della Corte dei Conti. Poi si corregge e dice che andrà in ferie. La Uil: "Il ministero affiderà l'interim del ruolo ad Annamaria Spiazzi"
Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi
ASPETTATIVA PER SGARBI

Per "evitare ulteriori rilievi della Corte dei Conti", che ha contestato al ministero dei Beni culturali l'iter della sua nomina a soprintendente al Polo museale di Venezia, Vittorio Sgarbi ha deciso "di ritornare in aspettativa riassumendo le funzioni di Dirigente Generale dell'Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana, come Alto Commissario della Villa del Casale di Piazza Armerina".


Ad annunciarlo lo stesso Sgarbi che ha anche precisato di essere "in attesa che il ministero, recepite le direttive della Corte dei Conti, possa procedere alla nomina a soprintendente al Polo museale di Venezia nella piena legittimità".


"VADO IN FERIE"

"Niente aspettativa, vado in ferie per 15 giorni. E non vedo l'ora di tornare", si è corretto a stretto giro Vittorio Sgarbi. "obbedisco come un soldato- ha aggiunto-, mi muovo in assoluta sintonia con il ministero, aspettando che, recepite le direttive della Corte dei Conti, si possa procedere alla nomina a Soprintendente al Polo Museale di Venezia nella piena legittimità". Certo "sarà un pò una sofferenza - spiega - perchè la parola ferie non mi appartiene, non mi piace, anzi sono concettualmente contrario alle ferie, così come non mi piace essere in vacanza, con quella parola che mi fa pensare al vuoto... uno che si diverte non va in ferie e io a lavorare mi diverto. Quindi vabbè, vado in ferie. Ma non vedo l'ora di tornare".


LA UIL: L'INTERIM AD ANNA MARIA SPIAZZI

La Uil beni culturali ha anticipato che il ministero affiderà l'interim del ruolo ad Annamaria Spiazzi, già soprintendente al patrimonio storico artistico e demoantropologico del Veneto. Per Sgarbi ora, ribadisce il sindacato, "la procedura è tutta da rifare e non è detto che alla fine lui possa prevalere nella valutazione dei curricula". Ma intanto, denuncia, "questa querelle sta sconquassando la vita di Venezia e ha impedito che si chiudessero gli accordi per le aperture straordinarie di musei archivi e biblioteche previste in tutta Italia per il 3 ottobre ('Domenica di cartà) e negli ultimi martedì del mese ('Martedì ad Arte)".

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