Sitón, le scarpe-libellula in Mongolia
Il marchio di calzature di Barbara Jovino amplia la sua presenza

VENEZIA.
Un brand nato appena nel 2007, riconoscibile dalla libellula ("siton" in veneto) arancione e verde, e "volato" in pochi anni fino a portare ben oltre i confini nazionali il valore dell'alta tradizione artigiana del Veneto e della Riviera del Brenta in particolare. Sitón prepara lo sbarco in Mongolia, e consolida la presenza europea affermandosi in Austria, Polonia e Bulgaria.
Con oltre 80 rivenditori esclusivisti del marchio, Sitón - il marchio di scarpe e accessori che porta la firma di Barbara Jovino, 31 anni, giovane stilista veneziana - è oggi presente in Germania, Francia, Spagna, Belgio ma anche in Lituania, Russia, Turchia, Emirati Arabi fino ad arrivare, di recente, pure a Singapore, e in Kazakistan. Produzione interamente made in Italy: tutte venete le aziende partner, italiane le concerie. «Mi piace pensare di poter contribuire a promuovere in tutto il mondo il valore dello stile made in Italy, il made in Veneto in particolare, pur nell'attuale contesto di crisi - sottolinea Barbara Jovino -. Credo che la creatività, la tenacia e il vivace spirito imprenditoriale di molti giovani possano offrire un apporto notevole in tal senso, e per questo vadano sostenuti». Prossima tappa importante, dal 28 al 31 marzo, è l'ObuV di Mosca, il salone internazionale delle calzature e del cuoio e vetrina per le più rinomate aziende italiane del settore che, nella classifica dei fornitori di calzature del mercato russo, si collocano al secondo posto immediatamente dopo la Cina in termini di volume di prodotto. A caratterizzare il lavoro della Jovino è la qualità di materiali e lavorazioni: una scelta ben precisa della giovane stilista, figlia di una famiglia che da ben tre generazioni (1946) lavora nel settore, gestendo gli storici negozi di calzature "la parigina".
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