«Sì, Grazia ha lavorato al Ciels»

All’istituto padovano la ricordano, ma nessuno ne vuole parlare

PADOVA. Bio architetto, vice presidente del Cad, addetta a tenere i rapporti con le istituzioni, docente di criminologia in un istituto universitario privato, il Ciels di Padova. Pochi hanno capito chi sia Maria Grazia, o Graziella Canuto, la faccendiera immortalata delle telecamere nascoste dell’ex boss Nunzio Perrella, mandato sul campo dalla redazione di Fanpage per raccontare il mondo sporco della raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

È probabile che sia un po’ di tutto di ciò che racconta, per esperienze professionali magari marginale o passate. Come nel caso del corso di criminologia al Ciels. Lei, Maria Grazia Canuto ha detto più volte a Perrella di essere una criminologa e di insegnare all’università. «La Canuto non è un’insegnante del Ciels», ha sottolineato più volte il direttore generale dell’istituto di mediazione linguistica, Simone Borile, che è anche portavoce del Movimento Cinque Stelle a Padova. «L’insegnamento di criminologia attivato al Ciels è affidato da anni alla stessa docente, criminologa e giudice esperto al tribunale di sorveglianza di Venezia. Tale incarico, come tutti gli insegnamenti, è attribuito mediante concorso per titoli, a selezione pubblica, annualmente bandito secondo la legge».

Eppure il personale amministrativo del Ciels Graziella Canuto la ricordano ancora. Soprattutto ora che il suo nome è deflagrato per lo scandalo dei rifiuti. La donna ha lavorato al Ciels fino a tre anni fa, per alcune stagioni. Di più non dicono. Meglio far cadere la cosa e dimenticare. (p.bar.)

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