Scuola e università, Camusso a Padova per lo sciopero nazionale di Cgil e Cru

Appuntamento mercoledì 17 novembre, dalle 9 alle 13, al Centro culturale San Gaetano. Manifestazioni in tutta Italia anche per la Giornata internazionale dello studente: già organizzati oltre cento cortei
PADOVA. Scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale (Afam), formazione professionale ancora una volta in piazza mercoledì 17 novembre in tutta Italia. L'iniziativa è promossa dalla Flc-Cgil ''per gridare che la conoscenza è il motore dello sviluppo e della modernità, per superare il precariato che uccide i nostri settori, per il rinnovo dei contratti, per avere stipendi come nel resto dell'Europa: e ancora per il diritto allo studio, per la qualità del nostro sistema formativo dalla scuola d'infanzia all'università, per rilanciare la ricerca''.


L'astensione dal lavoro è articolata per settori e per territorio: le università e gli enti di ricerca sciopereranno per 4 ore o per l'intera giornata; le scuole, le accademie, i conservatori, la formazione professionale sciopereranno per un'ora, la prima o l'ultima ora di lezione. In concomitanza con lo sciopero sono previste manifestazioni, dibattiti, assemblee in tante città.


Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, è a Padova insieme al segretario generale della Flc, Mimmo Pantaleo. L'appuntamento è al Centro culturale San Gaetano dalle 9 alle 13.


A Roma, invece, in piazza Navona (dalle 16.30 alle 20.30) ci sarà un presidio della Flc e delle associazioni degli studenti, spettacoli e musica e una tavola rotonda a cui parteciperanno Paolo de Nardis (sociologo), Paolo Leon (economista), Lidia Ravera (scrittrice).


Anche il Coordinamento nazionale ricercatori universitari (Cru) aderisce alla protesta di mercoledì 17. ''Lo stato in cui versa il sistema universitario pubblico, vessato negli ultimi anni da continui tagli che ne stanno pregiudicando la capacità di assolvere i compiti istituzionali cui è preposto, unitamente ai contenuti del disegno di legge sull'università attualmente in discussione alla Camera, che non risponde alle richieste delle varie componenti universitarie, accentuando le caratteristiche di verticismo a livello di governance e le difficoltà di inserimento dei più giovani, sono ragioni più che sufficienti - ha spiegato il Coordinamento - per mantenere lo stato di agitazione dei ricercatori universitari e per richiedere profonde modifiche del DdL di riforma dell'università o in ultima istanza il suo ritiro''.


La coincidenza dello sciopero con la Giornata internazionale dello studente, che si celebra appunto il 17 novembre, favorisce iniziative comuni tra sindacato e movimenti studenteschi ''per chiedere investimenti in conoscenza e non tagli, garantire il diritto allo studio e non la condanna all'ignoranza, un lavoro dignitoso e non precarietà senza futuro, ricerca di qualità e non cervelli in fuga, un futuro di sviluppo e non un declino economico e culturale''.


Per la Giornata internazionale dello studente sono oltre cento i cortei annunciati in tutta Italia. Sono occupate quasi tutte le scuole medie superiori di Trieste e Genova e lì le manifestazioni sono state organizzate nel pomeriggio.

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