Scomparsa dopo la scuola e il dentista: sedicenne di Mestre non si trova da otto giorni
Aurora, ospite di una comunità veronese, segnalata in città. Appello della sorella, gli zii chiamano i carabinieri

Da otto giorni il telefono è spento, da otto giorni i famigliari non hanno sue notizie, da otto giorni la cercano i carabinieri di due diverse province, ma il timore è che a questo punto sia necessario allargare i controlli anche oltre i confini del Veneto.
Aurora, 16 anni compiuti, ha fatto perdere le sue tracce lunedì scorso, è sparita nel Veronese, dopo la scuola e la visita dal dentista.
Occhi castani dal taglio affilato, lunghi capelli biondo scuro, slanciata, è la stessa sorella - maggiorenne , residente in Svizzera - ad aver diffuso nelle scorse ore la sua foto sui social network e ad aver chiesto l'aiuto di chiunque possa averla notata, in particolare tra le strade di Mestre, dove pare che la ragazza sia stata avvistata ancora la sera della sua scomparsa, l'11 novembre.
Aurora è infatti originaria della terraferma Veneziana, dove è cresciuta: i suoi zii abitano nel territorio comunale di Spinea e si sono rivolti ai carabinieri della locale stazione dell'Arma; al cimitero di Santa Maria dei Battuti è ora sepolto suo padre e ci sono indizi concreti che lasciano intuire come la ragazza sia stata sul posto proprio negli ultimi giorni.
La 16enne non vive però entro i confini della Città metropolitana: dopo la morte del padre e il ricovero della madre è stato nominato per lei un tutore legale (da cui attendiamo il via libera alla diffusione delle generalità complete e della foto della ragazza), che assieme ai servizi sociali comunali e al giudice del tribunale dei minori ne ha deciso l'affido a una famiglia, quindi nell'ambito di una comunità non restrittiva che ha sede a Caprino Veronese, nella provincia scaligera.
Per questo, da un paio di mesi, Aurora frequenta una scuola superiore di Verona, che raggiunge tutti i giorni in totale autonomia. Lunedì, però, la ragazza non doveva seguire il solito programma orario per il rientro: dopo le lezioni aveva infatti appuntamento dal dentista per verificare il suo apparecchio odontoiatrico fisso, sempre nella città dell'Arena; per questo, in via eccezionale, le era stato lasciato un cellulare (il cui uso, normalmente, è molto limitato nell'ambito della comunità) e in effetti l'educatrice che la segue personalmente racconta di averla sentita al telefono per tutto il pomeriggio, almeno fino alle 18, momento in cui il numero è stato staccato per non tornare più operativo.
«Siamo disperati, dopo tanti giorni è impossibile che Aurora sia ancora in strada, temiamo possa aver trovato rifugio da qualcuno più grande di lei, ma una persona che accetta di nascondere una minorenne potrebbe non essere benintenzionata, tanto che sappiamo come negli ultimi anni nostra nipote abbia finito per accompagnarsi a individui non troppo raccomandabili», spiegano gli zii, «Abbiamo anche paura che sia andata ormai lontano: l'ultima volta che è scappata ha confessato di aver pensato di raggiungere la Toscana. Non sappiamo perché, ma potrebbe aver deciso di riprovarci».
Aurora si era già allontanata a settembre, quando ancora era sotto la tutela della famiglia affidataria, ma in quel caso la sua fuga era durata solo un paio di giorni, la ragazza era stata intercettata alla stazione ferroviaria. Il suo presunto avvistamento di lunedì sera potrebbe avere qualcosa in comune con quell'episodio di due mesi fa: in piazzale Donatori di sangue l'avrebbero vista assieme a un'altra ragazza - tratti orientali, carnagione scura - che assomiglierebbe all'amica con cui aveva tentato di scappare in precedenza.
Si tratta comunque di notizie incerte, su cui stanno indagando i carabinieri di Spinea e di Caprino. Proprio all'Arma dovrebbe fare riferimento chiunque creda di notare delle ragazze che possano corrispondere alle descrizioni di Aurora e della sua amica.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia