Scacchi truccati per quattro campioni
Risultati combinati in anticipo: la giustizia sportiva sospende i giocatori dopo il torneo di gennaio a Montebelluna

MONTEBELLUNA. La “Moggiopoli” della scacchiera è stata scoperchiata a Montebelluna. Solo che al posto dei trequartisti ci sono gli alfieri e invece delle ali svettano le torri. Così anche il gioco di strategia per eccellenza mostra il marcio che ha dentro, con partite comprate e vendute per poche manciate di euro e risultati combinati in anticipo. Con il dirigente di un club (il Vergani) che si diverte ad «approvare ed esaltare» comportamenti illeciti, vantandosi di essere parte del «lato oscuro degli scacchi». Tutto ruota intorno a un torneo, quello di Montebelluna dello scorso mese di gennaio. E a un campione, Pier Luigi Basso, che del circolo Vergani di Montebelluna non solo è vicepresidente ma anche una delle punte di diamante. «Hanno frainteso tutto» si difende il giovane, che ieri è stato colpito dalla condanna di 5 mesi di sospensione.
Deplorazione per Andrea Stella di Cremona, che secondo l’accusa voleva diventare Grande Maestro con una magistrale
combine
. Sette mesi di sospensione per Angelo Damia, Maestro Internazionale di Milano. Sei mesi di sospensione anche per il campione russo Igor Naumkin.
Tutto nasce dalla presa di posizione di 10 tra i migliori giocatori italiani, tra i quali i due Grandi maestri montebellunesi Godena (pluricampione italiano e decano degli azzurri) e Dvirnyy (oriundo russo che vive a Montebelluna). Erano arrivati a firmare una indignata lettera aperta: «Lo scacchismo italiano ha urgente bisogno di rinnovarsi sotto l’etica sportiva».
Nell’istruttoria della Federazione scacchistica italiana ci sono 22 pagine fitte di circostanze, dialoghi e chat scaricate da Facebook. Riscontri che dipingono un quadro fosco in questo mondo apparentemente sano e cristallino.
Il tema è per addetti ai lavori, visto che si parla dell’assoluta fragilità di tornei con la formula “Scheveningen”.
Ma giusto per capirci il problema è sempre lo stesso: soldi in cambio di favori. Competizioni organizzate e preordinate in modo da scalare il ranking, chiaramente dietro un compenso. Le cifre non sono certo quelle del calcio, perché si parla di 150 o massimo 200 euro a botta. Ciò che impressione è scoprire che anche in questo mondo tradizionalmente votato all'abilità intellettuale, c’è chi lavora per sovvertire i principi della lealtà e della correttezza.
«Sono stato assolto dall’accusa del torneo organizzato per fare avanzare di grado Andrea Stella» confessa Pier Luigi Basso. «Mi hanno condannato invece per ciò che avrei detto, esaltando e promuovendo l’illecito. Hanno travisato tutto».
Pier Luigi Basso ha 19 anni e ha iniziato a muovere le dita sulla scacchiera appena undicenne. Per due volte è stato campione italiano under 20, una volta under 16 e via dicendo con un lungo palmares. Ha lasciato la scuola in terza superiore per vivere di scacchi.
«Cinque mesi di sospensione, con un piccolo sconto, potrebbero diventare due mesi e mezzo. Si salta un torneo o due. Io spero in una riduzione. Valuterò se fare ricorso perché sono molto stressato, questo processo mi ha debilitato».
Nella sua memoria conclusiva il procuratore federale aveva scritto che il «malcostume occasionale negli ultimi anni è purtroppo diventato in Italia una prassi illecita diffusa e costante».
Solo in piccola parte si tratta di soldi. Negli scacchi, sport povero per eccellenza, non ne girano molti. È soprattutto una questione di carriera. Più partite si vincono e più si sale in alto nelle graduatorie e magari si viene promossi di categoria (candidato maestro, maestro, maestro internazionale, grande maestro) compiendo balzi che fanno prestigio e curriculum. Il processo sportivo non ha portato alla conferma della maggior parte delle accuse su Montebelluna. I giudici hanno dato per dimostrato solo un tentativo di compravendita: il russo avrebbe proposto a un avversario, senza riuscirci, di farlo vincere in cambio di 200 euro.
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