Salvini a Venezia: «La legge speciale non rimarrà sulla carta»

Il ministro ai trasporti e alle infrastrutture è arrivato nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 marzo in laguna, per far visita al palazzo dei dieci savi a Rialto, sede dell’Autorità della Laguna

Camilla Gargioni

«La legge speciale per Venezia non rimarrà sulla carta». Il ministro ai trasporti e alle infrastrutture Matteo Salvini è arrivato nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 marzo a Venezia, per far visita al palazzo dei dieci savi a Rialto, sede dell’Autorità della Laguna.

E ha subito dato due rassicurazioni sul futuro della città: sulla legge speciale e sulla manutenzione del Mose, che nella sera di mercoledì potrebbe alzarsi per la 101esima volta.

«Venezia è un unicum, è la città più importante che abbiamo in Italia, non fatemi parlare di cifre ma la legge speciale per Venezia non rimarrà sulla carta», ha detto il ministro, «I soldi per la manutenzione del Mose? Qualsiasi sia la cifra 60, 70, 80, 90 milioni, qualsiasi cifra verrà stimata verrà trovata perché ogni alzata è ossigeno. Non faremo questioni di soldi: il Mose vale la pena».

Rispetto all’appello sul rifinanziamento della legge speciale ritorna anche il primo cittadino, Luigi Brugnaro, presente all’incontro: «Abbiamo chiesto 150 milioni di euro all’anno per dieci anni, ne ho parlato anche con la presidente del consiglio Giorgia Meloni di recente», afferma, «non si tratta solo di denaro che andrebbe nelle casse del comune, sono anche impegni per opere a chi dare la precedenza, come il sistema idrico e fognario».

L’autorità per la Laguna, intanto, si è insediata a palazzo e il suo presidente Roberto Rossetto snocciola le tempistiche: la nomina sarà formalizzata a fine maggio e Rossetto si insedierà il primo luglio. «Abbiamo imparato molto sulla gestione, l’obiettivo è garantire la tutela della laguna e il funzionamento del porto», sottolinea Rossetto, «questo non è sempre possibile, dovremo approfondirne gli effetti».

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